di ANDREA MARSANICH
FIUME Si chiama Piano d’azione per il turismo croato ed è un programma inteso a dare respiro a questo importante settore, che resta fra le maggiori fonti d’entrata finanziarie nel Paese. Il piano è stato approvato nella seduta di ieri del governo a guida accadizetiana (centrodestra) del premier Ivo Sanader e comprende varie misure che, scattando già quest’anno, dovrebbe facilitare all’industria ricettiva nazionale il duro impatto con la recessione globale. Considerato che i «venti dell’Est» si fanno sempre più sentire nel comparto turistico, è stato deciso di abrogare il regime dei visti per i cittadini provenienti da Russia e Ucraina, misura che resterà in vigore dal primo maggio al 31 ottobre. «Stiamo valutanto l’ipotesi di concedere il diritto ad atterraggio e decollo in Croazia degli aerei russi di generazione più vecchia – è quanto dichiarato dal ministro del Turismo, Damir Bajs – è quanto già stato concesso da altri Stati europei, come ad esempio la Slovenia. Il nostro piano d’azione prevede inoltre la possibilità di rendere meno complicato l’ingresso in Croazia a villeggianti di India, Cina, Giordania, Sudafrica, Qatar, Kuwait, Oman ed Emirati Arabi Uniti. Abbiamo il dovere di stimolare il loro arrivo perché si tratta di ospiti di mercati ancora inesplorati e in via d’espansione».
Il programma contempla un totale di 15 misure a favore del settore, tra le quali va citata la minor pressione nel campo dei contributi parafiscali. Si va da una diminuzione dell’indennizzo per i diritti d’autore al ribasso del canone televisivo per le aziende alberghiere, alla riduzione della tassa sui monumenti. Il governo ha pure invitato le autonomie locali a studiare la possibilità di diminuire i balzelli a livello municipale, come ad esempio la tassa fondiaria e quella sui monumenti, provvedendo inoltre – se possibile – ad operare tagli al costo dei parcheggi. Non è tutto, dato che il programma contempla anche una vasta campagna promozionale condotta da persone Vip e l’entrata gratuita nei musei. «Non ci fermeremo qui – ha aggiunto Bajs – nel 2010 daremo vita ad un fondo per il turismo, proseguendo sulla strada dell’alleggerimento fiscale per l’industria dell’ospitalità, che andrà armonizzato a quelle che sono le normative nei Paesi comunitari. Invito pure il settore privato, in primo luogo albergatori e ristoratori, a tenere d’occhio i prezzi, ad essere oculati in questo senso, per non doverne pagare le conseguenze. Non dobbiamo perdere ulteriormente terreno in fatto di concorrenzialità».
Allo studio degli esperti anche il programma intitolato «Amo la Croazia», che verrebbe incontro ad una consistente fetta di vacanzieri, ossia coloro che arrivano in Croazia a bordo della propria automobile. Questa categoria di ospiti, soprattutto i vacanzieri che da decenni soggiornano nel Paese, sentono certamente il bisogno di essere premiati per la loro fedeltà. Ebbene, se la proposta dovesse ottenere luce verde, saranno premiati con 30 litri di carburante gratis. «L’ iniziativa – così Bajs – andrà a premiare i turisti che si sistemeranno come minimo dieci giorni in alberghi, case di riposo, campeggi, marina e in altre strutture ricettive». Che il Piano d’azione sia giustificato lo provano anche le prenotazioni per questa stagione di villeggiatura. Finora è stato riservato il 12 per cento delle capacità ricettive nazionali, mentre l’anno scorso – di questi tempi – le prenotazioni avevano coperto il 20 per cento. Si crede infine che il 2009 potrebbe segnare un calo di pernottamenti su base annua del 13 per cento.