Il busto del leader partigiano jugoslavo, e poi dal 1945 fino alla morte nel 1980, capo indiscusso della Jugoslavia comunista, Josip Broz Tito, è stato rimosso oggi su volontà della nuova presidente croata, Kolinda Grabar Kitarovic, da una sala del Palazzo della Presidenza della Croazia, sontuosa villa costruita negli anni Sessanta proprio come residenza zagabrese di Tito.
Grabar Kitarovic, eletta a gennaio nelle file del partito conservatore Unione democratica croata (Hdz), all’opposizione, ha definito a varie riprese il maresciallo Tito “un dittatore comunista”, il cui busto di marmo non dovrebbe avere posto nel palazzo presidenziale, accanto alle sculture di altri illustri e noti personaggi della storia croata. La sua decisione di rimuovere Tito dalla villa costruita per lui e nel 1992 divenuta sede del presidente della Croazia ha suscitato una valanga di polemiche e divisioni nell’opinione pubblica croata.
Il busto di Tito, insieme ad altre centinaia di oggetti e opere d’arte appartenute al leader del Movimento dei non-allineati durante la Guerra fredda, e’ stato consegnato al museo che gestisce la sua casa natale, in un villaggio non lontano da Zagabria dove ogni anno per celebrare il suo compleanno si riuniscono migliaia di nostalgici dell’epoca socialista.
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