“È rimasta soltanto la politica a difendere i lavoratori e i disoccupati veneti da quella che sarà l’invasione dei croati sottopagati e senza regole. Assurdo constatare l’accondiscendenza delle parti sociali”. Lo dichiara Elena Donazzan, assessore al Lavoro del Veneto che ha partecipato all’incontro di Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per trattare la delicata situazione dell’entrata della Croazia in tema di mercato del lavoro.
“Una riunione paradossale” – ha detto. A difendere i lavoratori che hanno perso il lavoro e coloro che, giovani o meno giovani, sono già presenti in Italia, è rimasta soltanto la politica. I sindacati e le associazioni di categoria presenti hanno infatti “mollato” totalmente a favore di una liberalizzazione senza regole dei lavoratori della Croazia. Noi abbiamo chiesto un regime transitorio come venne fatto anche per Bulgaria e Romania in un momento in cui la disoccupazione è altissima, visto che ci sono 170.000 lavoratori nel solo Veneto che attivamente cercano e non trovano lavoro”.
“A quelli che oggi cercano lavoro dico che, tutti i sindacati e i datori di lavoro, compreso il sistema cooperativistico, pare non vogliano considerarlo, ma entreranno altri disperati in cerca di lavoro a cui verrà promessa una opportunità di lavoro”. “Mi ha lasciato francamente perplessa l’affermazione del sindacato friulano che ha affermato che c’è tanto lavoro irregolare in Friuli e che la liberalizzazione limiterà questo fenomeno, come a dire che l’illegalità la risolvi dicendo che è tutto lecito.” “Ho ricordato, insieme alla sola Lombardia, che abbiamo il dovere di pensare ai nostri disoccupati, in un momento in cui lavoro non ce n’è”.
Mentre l’Italia appare nell’insieme tollerante nei confronti dei lavoratori croati, il Belgio ha deciso di introdurre limitazioni transitorie. Per i cittadini croati varrà lo stesso regime d’accesso al mercato del lavoro belga, vigente per bulgari e romeni. Il Belgio è così il sesto Paese dell’Unione europea ad aver annunciato limiti per l’assunzione di lavoratori croati dopo Germania, Olanda, Austria, Gran Bretagna e Slovenia.
(fonte “la Voce del Popolo” 15 giugno 2013)
Elena Donazzan, assessore al Lavoro della Regione Veneto (foto www.ilcolleinforma.com)