FIUME – Non si sa ancora l’effetto che avranno le misure governative anticrisi sui consumi e sulle spese dei croati e quale sarà il loro impatto sul mercato immobiliare. È certo che per il momento i prezzi richiesti per gli immobili sono sempre in discesa in Croazia. A Zagabria i listini degli immobili sono scesi in un mese dell’1,8 per cento, mentre a livello annuale sono diminuiti del 4,4 p.c. Sulla costa adriatica orientale invece i prezzi sono calati leggermente a livello mensile, mentre a livello annuale hanno subito una diminuzione del 3,9 p.c. Complessivamente i prezzi richiesti per gli immobili ad agosto hanno subito un calo dell’1,1 per cento. A livello annuale la flessione ha raggiunto il meno 4,2 p.c. Per quanto riguarda i prezzi medi richiesti per le case a Zagabria, questi hanno subito dei cali sostanziali dal 2008, quando il costo al metro quadro raggiungeva i 2.059 euro. Attualmente il prezzo si aggira sui 1.832 euro al m2. Il calo è netto, pari all’11 p.c. rispetto al 2008. A Zagabria i prezzi più alti sono stati registrati nella zona di Medvešćak, mentre i più bassi si possono trovare a Sesvete e nel quartiere di Gornja Dubrava. I costi delle case hanno subito un calo più moderato lungo la costa dell’Adriatico orientale. Il prezzo degli appartamenti ha raggiunto in media i 1.952 euro, ovvero la stessa cifra registrata a luglio mentre il prezzo al metro quadro di una casa per le vacanze vicino al mare ha toccato i 1.554 euro. Le differenze sono più evidenti se si considerano le varie zone costiere e variano di parecchio tra l’area litoranea meridionale e quella settentiorale. I prezzi degli immobili sulla costa settentrionale raggiungono in media i 1.800 euro al metro quadro, mentre nella Dalmazia meridionale toccano i 2.051 euro al metro quadro. I dati sono stati forniti dal maggior portale web di annunci immobiliari in Croazia, CentarNekretnina.net su un campione di 408.500 prezzi richiesti. Da rilevare che secondo i dati forniti dalla Banca nazionale croata i mutui edilizi a favore dei cittadini sono comunque aumentati di circa 3 miliardi di kune, raggiungendo a giugno di quest’anno i 55 miliardi.
