Le prime tabelle bilingui, scritte in caratteri latini e in cirillico, sono state poste stamane su alcuni edifici pubblici a Vukovar, nell’est della Croazia, città martire della guerra per l’indipendenza croata, ma alcune decine di manifestanti appartenenti ad associazioni di veterani di guerra croati e organizzazioni di destra hanno prontamente bloccato l’operazione.
Ha preso il via in questo modo polemico e controverso l’introduzione del bilinguismo, ovvero dell’uso pubblico della lingua croata e di quella serba, quasi identiche, ma scritte la prima in caratteri latini e l’altra in cirillico, nella città che nel 1991 fu teatro di una delle più sanguinose battaglie tra serbi e croati durante la guerra per l’indipendenza della Croazia da Belgrado. Le prime tabelle bilingui sono state poste ancor prima delle sei di stamane (ora locale e italiana) sull’edificio della questura. Presto però una trentina di manifestanti hanno ostacolato l’accesso a un secondo edificio, sede dell’amministrazione centrale. Intanto sono state dispiegate anche ingenti forze di polizia in tenuta anti-sommossa per evitare possibili scontri.
L’ipotesi di istituzionalizzare l’uso della lingua serba e dell’alfabeto cirillico si e’ posta dopo i risultati del censimento del 2011, che mostrano come la città sia composta dal 57,4 per cento di croati e dal 34,9 per cento di serbi. La Legge costituzionale per i diritti delle minoranze etniche prevede l’istituzione obbligatoria del bilinguismo nel caso un gruppo etnico conti piu’ del 33 per cento della popolazione di un comune o città. Il governo di centro-sinistra, guidato dal premier Zoran Milanovic, ha a varie riprese confermato che a Vukovar verrà in pieno applicata la legge, voluta, tra l’altro dai governi di centro-destra.
La questione è pero molto controversa, perché proprio a Vukovar nell’autunno del 1991 le forze serbe commisero alcuni dei più atroci crimini di guerra a danno dei civili croati.
Inoltre, dopo mesi di assedio la città fu rasa al suolo e ripulita dalla popolazione croata, poi ritornata alla fine della guerra nel 1997. Alcuni mesi fa, in due riprese, in molte città della Croazia si erano tenute manifestazioni contro l’introduzione del cirillico, alle quali avevano preso parte circa 40 mila persone, chiedendo che a Vukovar con una legge speciale fosse proclamata una moratoria di almeno trent’anni sull’introduzione del bilinguismo.
(fonte www.ansa.it 2 settembre 2013)
Vukovar, una delle recenti proteste dei nazionalisti croati contro la segnaletica bilingue
(foto www.slobodnadalmacija.hr)