La Croazia si appresta a intrudere una tassa sui beni immobili calcolata in base al loro valore reale e penalizzando i proprietari di tre o più case, specie se sfitte o senza un contratto di affitto regolare dichiarato al fisco. Dopo quasi un anno di accese polemiche e uno scontro tra i due principali partiti della coalizione di centro-sinistra, il ministro delle Finanze, Slavko Linic, ha annunciato oggi che la nuova tassa sugli immobili sarà introdotta nei prossimi mesi.
Finora i proprietari di case e altri beni immobili erano obbligati a pagare un’imposta comunale calcolata unicamente in base alla superficie della proprietà, senza tenere in considerazione il suo valore o il numero di case che una persona possiede. L’imposta è relativamente bassa e non è stata mai contestata.
Il nuovo modello prevede un’aliquota molto agevolata per la prima e la seconda casa, incluse quelle di villeggiatura, che secondo alcuni primi calcoli non dovrebbe essere pesare più dell’imposta attuale. I proprietari di immobili più grandi, situati in zone di prestigio, vicino alla costa e di un ingente valore pagheranno tra il 10 e il 20 per cento in più, mentre quelli con immobili di minor valore dovrebbero vedersi anche diminuire l’imposta.
I più colpiti saranno quelli con di tre o più immobili, specialmente se disabitati o senza un regolare contratto di affitto. Per loro l’aumento potrebbe essere anche tra il 200 e il 500 per cento. “Chi ha tante case, è ovviamente ricco e deve pagare di più”, ha spiegato il ministro. Su di un immobile di circa 80m2 l’imposta annua si aggirerà tra i 700 e i 2000 euro.
(fonte ANSAMED 4 aprile 2013)