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Croazia: USA chiedono restituzioni anche prima del ’45 (Voce del Popolo 02 nov)

ZAGABRIA – La resa dei beni alle vittime dell’Olocausto è un argomento al quale il governo americano dedica la massima attenzione. Almeno secondo quanto dichiarato da Douglas Davidson, ambasciatore con delega alla soluzione della questione in parola. Davidson la scorsa settimana ha soggiornato in Croazia, dove si è incontrato con esponenti governativi per trattare la problematica della resa del patrimonio nazionalizzato e confiscato.

POSSIBILI PROBLEMI In questa occasione ha rilevato che il nodo della resa dei beni alle vittime dell’Olocausto non influisce ancora sui buoni rapporti tra Zagabria e Washington, ma ha avvertito che le cose potrebbero cambiare.

Stando a quanto dichiarato al quotidiano “Jutarnji list”, “se in un prossimo futuro non dovessero venire fatti passi avanti, potrebbero insorgere problemi”.

CITTADINANZA A suo avviso, la questione principale è che hanno diritto alla resa dei beni solamente coloro che sono in possesso della cittadinanza croata. Non basta ancora, considerato che la legge riguarda i beni nazionalizzati dal 1945. “A noi è chiaro che la Croazia non è erede dell’NDH (lo Stato indipendente croato di Ante Pavelić), ma anche in quel periodo sono stati nazionalizzati beni e questa gente ha diritto alla restituzione del patrimonio”, ha spiegato l’ambasciatore Douglas Davidson.

 

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