La Commissione europea ha confermato che la Croazia è pronta diventare il 28esimo stato dell’Unione europea il prossimo 1 luglio, pur necessitando di sforzi ulteriori per migliorare la lotta alla corruzione e al crimine organizzato. “La Commissione ritiene che la Croazia abbia completato le dieci iniziative prioritarie che erano state individuate nel precedente rapporto di ottobre” si legge in un nuovo rapporto centrato sulle politiche di competitività e lo stato della giustizia nel paese balcanico. La Croazia “ha mostrato la volontà e la capacità di soddisfare tutti gli impegni in sospeso in tempo utile per l’adesione. La Commissione conclude che la Croazia sarà pronta a entrare nell’Unione europea il 1 luglio 2013”. Il rapporto sottolinea che Zagabria risponde alle esigenze europee in tema di antitrust, fusioni e aiuti di Stato.
Inoltre “il quadro legislativo continua a migliorare” con l’obiettivo di “rafforzare l’efficacia del sistema giudiziario” di “ridurre gli arretrati del tribunali”, anche se è più alto della media europea. Ma se il quadro legale e istituzionale è giudicato “adeguato” per la lotta alla corruzione e al crimine organizzato, mentre gli organi incaricati di far rispettare la legge si mostrano “proattivi”, il livello delle sanzioni applicate a questo genere di reati resta “debole”, sottolinea la Commissione.
“Pene efficaci e dissuasive sono necessarie nei procedimenti relativi a corruzione, grande criminalità e crimine organizzato per registrare progressi durevoli ed evitare di creare un clima di impunità” scrive Bruxelles nel rapporto. La Croazia deve anche “intensificare gli sforzi” in materia di prevenzione della corruzione, mettendo immediatamente in atto misure in grado di individuare i conflitti d’interesse, aggiunge la commissione. Circa il trattamento dei crimini di guerra, la Croazia ha continuato a collaborare con il suo antico nemico serbo e con altri Paesi delle regione, oltre che con il Tribunale internazionale per l’ex Jugoslavia. A oggi 19 dei 27 stati Ue hanno ratificato il trattato di adesione della Croazia, firmato il 9 dicembre 2011 a Bruxelles. La Croazia sarà la seconda repubblica ex jugoslava, dopo la Slovenia, ad aderire alla Ue.
(fonte “La Stampa” 26 marzo 2013)
Il premier croato Milanovic, a sin., e il presidente della Commissione Europea Barroso
(foto www.euspeak.eu)