È stata coronata nel migliore dei modi domenica sera, nel Salone delle Feste di Palazzo Modello a Fiume, la “Settimana della cultura fiumana” con il concerto “Dai mottetti del primo Barocco alla lirica dell’Ottocento”. Protagonisti il Collegium musicum fluminense della SAC “Fratellanza” e, ospite d’eccezione, il basso-baritono Giorgio Surian, nome che non ha bisogno di presentazioni. Dopo il saluto di Orietta Marot, presidente della CI di Fiume, e il discorso introduttivo di Patrizia Venucci Merdžo, curatrice della serata, il podio da concerto è stato affidato al citato ensemble di musica antica che in apertura, con il soprano solista Ingrid Haller, ha interpretato del fiumano Vincenzo Jelich/Vinko Jelić (1596-1636 cca.), “Oculi tui Deus”, centrando quell’equilibrio e serenità stilistica in cui si è incastonata la vocalità morbida e omogenea della cantante. Rileviamo la statura europea di questo compositore fiumano di musica sacra, gesuita, il quale ottenne vasta fama nel territorio di lingua tedesca con il suo stile armonicamente emancipato e strumentalmente ardito per l’epoca.
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