COMUNICATO STAMPA DELLA PRESIDENZA NAZIONALE ANVGD
Da un sito internet che rimanda agli aficionados della lontana Cuba, ma “grazie” ad un solerte operatore turistico di Bologna improvvisatosi storico, ci giunge dalla Rete la più sgangherata e risibile versione della storia degli eccidi delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmato che sinora sia capitato di leggere. Si tratterebbe di una breve anticipazione da una sedicente guida turistica dell’Istria che, nella sua brevità, è un esemplare coacervo di insensatezze e strafalcioni.
Se l’argomento non fosse grave, e non riguardasse vittime innocenti deportate e orrendamente trucidate dai partigiani di Tito per indurre all’esodo la popolazione italiana autoctona anche ben oltre il termine del conflitto, sembrerebbe un testo surreale da cestinare all’istante, anche per la banalità dello stile. Ma nella sua totale pochezza scientifica l’autore scimmiotta il più becero giustificazionismo caro ai servitori del dogma totalitario comunista, e dunque anche titoista: il cui piano di persecuzioni e di eccidi di persone inserite preventivamente in liste di proscrizione era il metodo tipico di tutte le dittature rivoluzionarie comuniste, e fu applicato in Venezia Giulia e a Zara con barbarica ferocia.
Nel «ridotto» dell’isola dove aleggia lo spettro delle rivoluzioni fallite, anche gli sconosciuti operatori turistici si espongono al ridicolo credendosi storici, e scrivono a beneficio di poveri e sparuti spiriti, nostalgici dei bei tempi dei «tribunali del popolo» e degli arcipelaghi gulag.
Antonio Ballarin, presidente nazionale ANVGD