Da Isola d’Istria alle Olimpiadi di Amsterdam: l’oro nel canottaggio della Pullino

Quando si parla della Società Nautica “Giacinto Pullino” (ingegnere navale piemontese al quale era stato intitolato anche il sommergibile su cui Nazario Sauro compì la sua ultima fatale incursione a fine luglio 1916 nel Carnaro) tutto inizia a Isola d’Istria nel 1925 con l’atto fondativo sottoscritto il 10 settembre.

Non c’era giovane isolano, che non volesse provare l’ebbrezza di salire su quegli esili scafi alla conquista di nuovi spazi sul mare, cosa che permise a Renato Petronio, timoniere-allenatore-presidente, di selezionare i migliori, non sempre i più forti.

Dopo la vittoria nella “jole a 4 esordienti” lungo la riviera di Barcola – Trieste domenica 12 settembre 1926, dopo la conquista del titolo italiano nella “jole a 4 esordienti” a Como nel 1927, dopo l’affermazione ai Campionati italiani nel fuoriscalmo/outrigger, specialità “4 con”, a Pallanza sabato 7 luglio 1928, l’equipaggio venne selezionato per rappresentare l’Italia alle Olimpiadi di Amsterdam, dove conquistò la medaglia d’oro, venerdì 10 agosto 1928, dopo estenuanti eliminatorie; l’equipaggio era formato da Valerio Perentin, Giliante Deste, Nicolò Vittori, Giovanni Delise, timoniere Renato Petronio.

Seguirono altri quattro titoli europei (Bydgoszcz 1929, Belgrado 1932, Budapest 1933, Lucerna 1934), sostituendo negli anni il Deste e il Delise con Francesco Chicco e Umberto Vittori che, nel frattempo, si erano messi in evidenza: alle Olimpiadi del 1932 a Los Angeles Deste vinse il bronzo, stavolta nel Quattro senza e nella squadra dell’Aniene Roma (la Regia Federazione di Canottaggio aveva stabilito che alle Olimpiadi rappresentavano l’Italia equipaggi provenienti dalla stessa società). La vittoria conseguita ad Amsterdam aveva intanto proiettato la laboriosa cittadina d’Isola d’Istria sulla ribalta mondiale.

Con l’occupazione jugoslava dal 1° maggio 1945, per poter continuare l’attività remiera venne costituita una nuova realtà sociale il 15 gennaio 1951, che prese il nome dell’olimpionico ‘Giovanni Delise’, deceduto nel 1947. Essa si sovrappose alla precedente con la stessa gente e utilizzando le stesse strutture. Con l’esodo della quasi totalità degli abitanti di questa parte nord-occidentale dell’Istria, dopo che il Memorandum di Londra aveva assegnato la Zona B del mai costituito Territorio Libero di Trieste all’amministrazione civile jugoslava, in pochi giorni la canottiera rimase praticamente vuota.

Una buona parte degli ex dirigenti e atleti trovò sistemazione a Trieste e qui, coalizzati e stimolati dalla vittoria olimpica del loro concittadino Nino Benvenuti, trovarono la forza per ricominciare dal nulla con qualche imbarcazione ricevuta in regalo, ospitati alternativamente dalle altre società qui presenti: la società venne ricostituita il 3 novembre 1960.

Il prof. Malvino Stolfa, atleta eminente sin dalla costituzione a Isola, con a fianco l’amico Giuseppe (Pini) Drioli, seguiti da un motivato direttivo, iniziò una serrata opera di proselitismo, sensibilizzando un numero ragguardevole di giovani volonterosi, che iniziarono ad affermarsi alle regate triestine.

Per tutta una serie di condizioni fortunate, la società ebbe la possibilità, agli inizi del 1967, di trasferire le sue poche cose a Muggia, ultimo Comune istriano rimasto entro i confini italiani, trovando ospitalità in un magazzino, situato nel comprensorio dell’allora Centro Giovanile Italiano. Qui iniziò la sua attività con determinazione fino a ripresentarsi con autorevolezza a livello nazionale, riprendendo così un’attività normale e costante.

Testo tratto da: S.N. Pullino – La storia della Società 

Foto: S.N. Pullino

 

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