Prima, e al momento unica, in Italia ad avere visto finanziato un progetto europeo di sicurezza e Protezione civile, la Prefettura di Trieste ha elaborato un enorme database a disposizione per gli interventi di emergenza. L’impegnativo lavoro, oggi in fase di collaudo finale, è stato realizzato mettendo assieme e rielaborando i dati già noti a Regione Friuli Venezia Giulia, Prefettura, Vigili del Fuoco, Comuni e altri enti territoriali. In caso di emergenza, dunque, si potrà conoscere tutto di una determinata fetta di territorio: dalla composizione del sottosuolo all’eventuale presenza di un disabile in un edificio.
Trattandosi di dati sensibili, naturalmente, saranno a disposizione – nella loro completezza – soltanto degli addetti ai lavori. Il progetto, che ha visto coinvolti – sotto la guida del Prefetto Alessandro Giacchetti – il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Trieste, i colleghi della Gasilska Brigada di Capodistria e lo stesso Comune di Capodistria, è costato 433.986 euro, di cui 325.510 (cioè il 75%) finanziato dalla Commissione europea. La cartografia sarà completata entro la fine dell’anno, ma le intenzioni sono piuttosto ambiziose perché si vorrebbe continuare coinvolgendo anche la vicina Repubblica di Croazia.
Il lavoro, finanziato nell’ambito del bando “Call for proposals 2010 for projects on Preparedness and Prevention”, è stato basato essenzialmente sul potenziamento delle comunicazioni tra Italia e Slovenia oltre che sulla costruzione della sopraccitata banca dati condivisa. Nell’ultimo anno e mezzo sono state eseguite esercitazioni congiunte, sono stati implementi i ponti radio esistenti, sono stati tenuti corsi di italiano e sloveno, sono stati acquistati strumenti informatici da utilizzare anche sui luoghi scenario dell’evento e sono stati stesi protocolli operativi per la gestione di emergenze transfrontaliere anche in mare. Il tutto con un team di 26 vigili del fuoco italiani e 40 sloveni, mentre ulteriori 40 volontari provenienti dalla Slovenia hanno partecipato ad un numero ridotto di corsi, che in totale sono stati 24.
Obiettivo principale del progetto è quello di accrescere le competenze e la consapevolezza di entrambe le squadre dei vigili del fuoco nella zona transfrontaliera di Trieste e Capodistria, in modo che in caso di incendio in zona strategica o critica, come boschi, navi, in mare o zone industriali, possano intervenire congiuntamente. Tra le due squadre esiste già un accordo di interventi congiunti, ciononostante c’è la necessità di rafforzare l’alleanza esistente e dotarla di strumenti più efficaci. Nonostante l’accordo, le due squadre affrontano difficoltà tecniche e di comunicazione, che a volte rendono difficile l’intervento congiunto. Lo sviluppo dell’intero progetto si avvale anche di un sito web (www.friends4emergencies.eu), uno dei mezzi attraverso i quali si darà attuazione alla fase di divulgazione di quanto svolto finora. L’informazione esterna è infatti uno degli obiettivi finali del progetto che intende comunicare i risultati alle parti interessate (personale dell’area dei boschi e parchi, manager d’emergenza).
Riccardo Coretti
“Il Piccolo” 5 ottobre 2012