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Dagli studenti ai partigiani il ritorno di Napolitano (Il Piccolo 29 mag)

Da Udine a Pordenone passando per Faedis, Illegio, Gemona e Cargnacco. Giorgio Napolitano ritorna in regione a meno di due anni dalla rapida visita a Udine. Stavolta c’è più tempo e ci sono più tappe, al punto che il Capo dello Stato, nel primo pomeriggio, riposerà all’hotel Carnia di Venzone prima di completare il programma. Alloggio notturno, invece, nel centralissimo hotel Astoria di Udine. Tutti pronti ad accogliere il presidente tranne la Lega Nord. Il segretario dei padani di Pordenone Enzo Dal Bianco attacca: i soldi per i suoi viaggi vadano ai terremotati dell’Emilia.

 

A Udine, invece, nessuna polemica annunciata. Il capoluogo friulano riceverà questa mattina Napolitano all’Università, nell’aula magna di piazzale Kolbe. L’arrivo, dall’aeroporto di Rivolto, è previsto attorno alle 11. Il capo dello Stato assisterà alla proiezione del film-documentario “Carnia 1944. Un’estate di libertà” prodotto dall’Ateneo e dalla Regione e inserito dalla presidenza del Consiglio dei ministri tra gli eventi celebrativi del 150esimo anniversario dell’Unità. Al termine della proiezione, dedicata alla storia della Repubblica della Carnia e dell’Alto Friuli, interverranno il rettore Cristiana Compagno e il presidente del consiglio degli studenti Alice Buosi, presenti i componenti degli organi accademici, autorità civili, militari e religiose e lo staff del film. Non mancherà probabilmente un contatto con il sindaco Furio Honsell, deciso a ricordare a Napolitano la questione del trasferimento del Castello cittadino dal Demanio militare al Comune.

 

Quindi, il primo spostamento direzione Faedis per l’incontro con l’amministrazione locale e l’associazione nazionale partigiani Osoppo. Già ieri sono arrivati i saluti e i ringraziamenti dell’Anpo al presidente della Repubblica «per la significativa testimonianza di alto valore storico e ideale con la quale rende omaggio ai caduti delle malghe di Porzûs e del Bosco Romagno». Un gesto «generoso e indimenticabile», aggiunge l’associazione. «È importante che sia proprio Napolitano a compiere un atto di grande onestà intellettuale che non solo soddisfa alla verità storica, ma offre a tutti gli italiani un esempio costruttivo di rispetto per quanti hanno dato la vita per l’Italia, capace di superare ogni polemica e di tacitarla».

 

L’agenda prevede poi una breve visita alla mostra “Bambini e Cielo” a Illegio di Tolmezzo – in esposizione fino al 30 settembre pitture su tavola lignea, dipinti su tela, sculture e altari dal primo secolo avanti Cristo fino al Novecento, prestati da varie sedi museali –, quindi l’auto presidenziale viaggerà verso Gemona dove Napolitano incontrerà alcuni sindaci del territorio. In serata il presidente sarà ospite del prefetto di Udine Ivo Salemme. Si ricomincia domattina con l’omaggio ai caduti nel tempio di Cargnacco e si prosegue con la visita istituzionale a Pordenone. Napolitano arriverà nella città della Destra Tagliamento alle 11 e, accompagnato dal sindaco Claudio Pedrotti, incontrerà i cittadini in corso Vittorio Emanuele. A seguire, la cerimonia in municipio con la partecipazione dell’intero consiglio. Pranzo e riposo all’hotel Moderno prima dell’ultima tappa, la visita al Polo tecnologico, attorno alle 16.

 

Napolitano rientrerà a Roma con un volo in partenza da Aviano. Le bandierine sono pronte. Chi però non intende srotolare il tappeto rosso è la Lega Nord. Decisissimo l’altolà della segreteria pordenonese del Carroccio che ne fa una questione di risorse pubbliche. Quei soldi, sostiene Dal Bianco, potrebbero essere destinati ai terremotati, a chi è rimasto senza casa o è comunque stato colpito da quanto avvenuto in Emilia Romagna». La ferita di Porzûs, secondo il segretario padano, «è una ferita aperta e la testimonianza di un presidente ex comunista assume una rilevanza storica. Tuttavia oggi il simbolismo dovrebbe lasciare spazio alla concretezza. Quindi, meno viaggi, e più sostegno a chi ne ha bisogno davvero». Dal Bianco si appella agli amministratori leghisti affinché «non presenzino agli incontri con Napolitano. «Mi permetto solo di estendere un invito. Non vuole essere una mancanza di rispetto verso il presidente, ma un gesto di attenzione verso chi soffre».

 

Marco Ballico

“Il Piccolo” 29 maggio 2012

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