Dal Molo Audace al Sudamerica per salvare la Venezia Giulia

Giovedì 24 giugno alle ore 18:00 in diretta sulla pagina Facebook “ANVGD di Milano, Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia” http://www.facebook.com/groups/2559430654128300 si terrà una nuova conferenza che avrà come tema:

DAL MOLO AUDACE AL SUD AMERICA PER SALVARE LA VENEZIA GIULIA:

LA SCONOSCIUTA ED EROICA STORIA DEI QUATTRO MOSCHETTIERI DEL MARE

Relatore lo scrittore e giornalista Valentino Quintana

Partecipano: da Brasilia Max Lucich; da Milano Elisabetta Barich

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L’argomento della conferenza sarà la storia sconosciuta di quattro triestini, che pur di salvare la loro terra natale, decidono, nel dicembre del 1948, di partire con due barche di sette metri, dal Molo Audace di Trieste, per raggiungere l’America Latina, e perorare la causa della restituzione della Venezia Giulia incontrando i Presidenti e i rappresentati delle nazioni brasiliana, argentina e uruguaiana.

Verosimilmente, le parole non rendono l’idea di quanto appena descritto. Trieste nel 1948, era controllata dal Governo Militare Alleato, era appena entrato in vigore il Trattato di Pace di Parigi assegnante la Venezia Giulia alla Jugoslavia di Tito, e la città giuliana stessa faceva parte di un cosiddetto “Territorio Libero”.

In questo clima, nasce un’impresa indescrivibile, assente ingiustificata in ogni libro di storia: navigare con due barche lunghe sette metri (ricordiamo che l’altezza umana di una persona e circa 170 – 180 cm), attraverso l’ Adriatico, il Mediterraneo, l’Oceano Atlantico e Pacifico, raggiungendo le coste brasiliane, approdo del viaggio, ma non certo meta finale.

Solo quattro persone ed una delle due barche giungeranno a destinazione (la seconda, dovrà purtroppo fermarsi a Gibilterra per un guasto tecnico), tutti sani e salvi, eroi del mare e arditi di un’impresa che in qualsiasi altra nazione sarebbe entrata nella Storia.

Se da un lato tuttavia, i quattro, partirono tra disinteresse e disillusione, privi di aiuto dalla Madrepatria, salvo qualche rara eccezione, in America Latina le popolazioni accoglieranno “i quattro moschettieri del mare” come eroi, rigeneratori uno spirito garibaldino, tra entusiasmi incontenibili, acclamazione di popolo e sostegno dei Presidenti delle singole nazioni.

Il 24 maggio 1950 la scialuppa Italia-Trieste attracca alla darsena nord di Buenos Aires. La navigazione è conclusa.

Ancora incontri diplomatici, radio, giornalisti e fotografi, la consegna dell’ultima lettera del sindaco di Trieste con la richiesta di aiuto a Peron e infine il rientro a casa.

Il presidente argentino Peron chiede e ottiene in dono la scialuppa Italia-Trieste per il Museo della Marina Argentina e l’Alitalia offre i passaggi aerei all’equipaggio che da ventuno mesi manca da casa.

Il 7 settembre 1950 giungono all’aeroporto di Ciampino e il sindaco di Roma, Rebecchini, consegna loro una medaglia di bronzo in ricordo della loro impresa. Sarà la prima ed ultima delle cerimonie ufficiali in Italia.

All’arrivo a Trieste non ci sarà nessuna autorità ad attenderli, nessuna festa, nessun onore.

Una crociera unica quanto sconosciuta, una pagina di storia e avventura da inorgoglire qualsiasi altra nazione da noi invece sconosciuta.

I numeri della navigazione dell’Italia-Trieste
Equipaggio: Rodolfo de Gasperi, Glauco Gaber, Giuseppe Reggio e Giovanni Volcich
Partenza dal Molo Audace di Trieste, 16 dicembre 1948 ore 23 30 – arrivo a Buenos Aires il 24 maggio 1950
Percorse in mare 8.469 miglia, attraccati in 48 porti

LA CONFERENZA POTRÀ ESSERE SEGUITA IN DIRETTA O IN DIFFERITA SULLA PAGINA FACEBOOK DELL’ANVGD DI MILANO.
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