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D’Alema incontra gli italiani a Capodistria (Voce del Popolo 12 mag)

CAPODISTRIA – Atmosfera solenne, ma contemporaneamente di grande amicizia ieri a Capodistria, per la visita del deputato del Partito Democratico, on. Massimo D’Alema. Accompagnato dai suoi compagni di partito, il senatore Carlo Pegorer e il deputato Ettore Rosato, nonché da Francesco Russo, presidente provinciale del PD per Trieste, l’alto ospite è stato accolto al suo arrivo dall’ambasciatore d’Italia a Lubiana, Alessandro Pietromarchi e dal console generale a Capodistria, Marina Simeoni.

A porgere il benvenuto al parlamentare, che nel recente passato è stato anche presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, sono stati il presidente dell’Unione Italiana, on. Furio Radin ed il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Maurizio Tremul. Nella sede della Comunità degli Italiani, presenti numerosi esponenti delle CI dell’Istria e di Fiume, gli onori di casa sono stati fatti dal presidente del sodalizio, Mario Steffè e dal presidente della Comunità autogestita della nazionalità italiana costiera, Flavio Forlani.

Un messaggio di saluto all’on. D’Alema è stato rivolto dall’ambasciatore Pietromarchi, che nel suo intervento ha rilevato il nuovo clima instaurato nei rapporti tra Slovenia ed Italia. Il Concerto di Trieste e gli altri incontri al massimo livello tra i due Paesi hanno permesso di instaurare rapporti più distesi, che giovano notevolmente anche alle rispettive minoranze nazionali.

La parola è passata quindi a Maurizio Tremul, il quale ha espresso la sua soddisfazione personale e quella di tutta la Comunità nazionale in Slovenia e Croazia per l’importante incontro. “In primo luogo vorrei esprimere un sentito ringraziamento al governo, al Parlamento ed a tutta la Nazione italiana per il sostegno offerto alla CNI. È un aiuto importante che è stato fornito da tutti gli Esecutivi in carica e da tutte le forze politiche. Ogni compagine governativa ha impostato le proprie priorità, ma l’attenzione per noi è stata costante, così come non è venuta meno la sensibilità del Friuli Venezia Giulia”.

Tremul ha posto l’accento anche sui problemi ancora aperti, partendo dal taglio dei finanziamenti per quest’anno. “Il decurtamento è nell’ordine del 13 per cento e se rapportato al periodo 2003-2011 raggiunge il 24 per cento. Siamo coscienti delle difficoltà finanziarie della nostra Nazione madre, ma per noi si tratta d’importi rilevanti”.

Accantonato quest’unico elemento negativo, Tremul è tornato ad occuparsi degli aspetti positivi nei rapporti con l’Italia. “Vorrei esprimere gratitudine per quanto è stato fatto a nostro favore, partendo dall’acquisizione della cittadinanza italiana per molti connazionali. Altra nostra aspettativa importante è la legge d’interesse permanente, che riunisca gli strumenti giuridici dello Stato italiano per la CNI e stabilisca anche un rapporto bilaterale diretto. Ciò darebbe certezza di finanziamenti”. Tremul ha ricordato ancora il 150.esimo dell’Unità d’Italia e quanto l’anniversario sia sentito tra la CNI, i cui appartenenti sono orgogliosi di essere italiani.

Il presidente dell’Unione italiana, on. Furio Radin, ha ricordato i recenti incontri di Zagabria e Nova Gorica con l’on. D’Alema. “Sono stati colloqui ricchi di contenuti e puntuali. Le Comunità nazionali cercano l’attenzione delle Nazioni d’origine e noi non facciamo eccezione. Abbiamo bisogno dell’interessamento dell’Italia che per noi significa molte cose, ma soprattutto cultura. Andiamo fieri della nostra cultura, che ci permette di amare l’Italia senza essere nazionalisti. Ci permette anche di avere rapporti intensi con quasi tutte le forze politiche italiane. Fa differenza soltanto il grado di attenzione che esse dimostrano nei confronti della Comunità italiana”, ha dichiarato Radin, precisando che il Partito Democratico si è sempre distinto per la propria sensibilità. “Il livello di sostegno che proviene da Roma viene valutato con attenzione nei nostri Paesi di residenza. Non solo quello finanziario, ma anche quello politico sono motori dell’autonomia della nostra Comunità in Slovenia e Croazia”.

Nella sua risposta Massimo D’Alema ha rilevato come abbia sottratto con piacere un po’ di tempo alla campagna elettorale in corso, per la visita a Capodistria. “Volevamo fare il punto sulla collaborazione con gli italiani in Slovenia e Croazia, che per noi è molto importante. Ho sempre pensato che lungo questa frontiera si costruisce una parte fondamentale del nuovo spirito europeo. L’Italia deve occuparsi della sua unica comunità nazionale autoctona all’estero anche per preservare la storia e la cultura fuori dai confini nazionali”, ha affermato l’on. D’Alema.

Pur non volendo scendere nei dettagli delle strategie finanziarie del governo italiano, ha ugualmente rimarcato che i tagli non dovrebbero essere lineari, ma seguire precise priorità. Ha espresso appoggio alla legge d’interesse permanente, che del resto nel 1999 il suo stesso governo aveva abbozzato, ma che poi non fu realizzata. “Bisogna guardare in ogni caso alla prospettiva di un’Europa integrata, dove non vi sia spazio per le divisioni del passato e per i fantasmi dei nazionalismi. Il traguardo è una macroregione europea dove convivere pacificamente e dare spazio allo sviluppo economico delle varie entità in uno spirito di cooperazione e non di competitività”, è stato uno dei pensieri conclusivi di Massimo D’Alema.

Gianni Katonar

(courtesy MLH)

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