FIUME L'Unione italiana e l'Università popolare di Trieste possono tirare un sospiro di sollievo in quanto dopo alcuni mesi è stato revocato il blocco delle normali attività culturali e di altro genere della Comunità nazionale italiana. La notizia è stata ufficializzata alla riunione della giunta esecutiva dell'Ui, tenutasi a Palazzo Modello. Come comunicato dall'ente morale triestino,il 23 luglio scorso sul suo conto è stata accreditata la prima tranche del contributo ordinario del ministero degli Esteri italiano nell'importo di 1.300.000 euro. In precedenza la Regione Friuli Venezia Giulia aveva versato sul conto dell'UpT l'intero contributo annuo. Il presidente dell'esecutivo Ui Maurizio Tremul non ha nascosto la sua soddisfazione per il fatto che sia stato posto fine a una situazione estremamente penalizzante e di grande disagio. Poi ha invitato i responsabili dei vari settori a recuperare nella misura possibile le attività annullate causa il blocco, evitando la sovrapposizione delle date nella (ri)programmazione delle iniziative e appuntamenti.
Tra gli altri argomenti, la giunta ha espresso pieno sostegno alla redazione italiana di Radio Fiume nella sua richiesta di un trattamento economico-salariale equiparato ai colleghi del programma croato. Come più volte denunciato dalla responsabile della redazione Agnese Superina, i giornalisti italiani percepiscono uno stipendio molto più basso a parità di lavoro svolto e di anzianità di servizio. Ora l'Unione italiana ha deciso di scendere in campo a tutela della dignità e dei diritti di una delle sue istituzioni, Radio Fiume appunto. Come annunciato da Tremul, a settembre, all'indirizzo del direttore generale della Radiotelevisione croata Vanja Sutlic, al direttore della Radio croata Davor Mezulic, ma anche (per conoscenza) alla Commissione parlamentare per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali del Sabor e all’Ufficio governativo per i diritti dell’Uomo della Repubblica di Croazia verrà inviato il testo di una conclusione nella quale si invita la direzione dell’ente radioteleviso pubblico (Hrt)ad applicare medesimi criteri per tutti i dipendenti in occasione del riconoscimento di scatti di categoria e dei rispettivi coefficienti salariali e ad approvare Atti che decretino il collocamento organico della Redazione Italiana di Radio Fiume e della redazione italiana di Radio Pola quale realtà peculiare nell’ambito dell’Ente radiotelevisivo pubblico.
La Giunta Ui ha quindi deciso di aderire al bando della programmazione europea per Slovenia e Croazia presentando il progetto per l’apertura di Uffici Europa anche a Fiume e a Pola, sulla scia di quello già in attività a Capodistria. Come rilevato da Tremul «tutto ciò sta a confermare i nuovi campi di interesse sui quali intende muoversi l’Unione». (p.r.)