ZAGABRIA – Lo Stato è a corto di mezzi finanziari. E i cittadini pure. Ecco perché sono tante le isole che finiscono in vendita. E ad accaparrarsele sono i privati, nonostante i meccanismi legislativi “ideati” per impedire la svendita del patrimonio nazionale. Fermo restando il diritto di prelazione sull’acquisto di isole, isolotti, o scogli, di cui godono le Regioni costiere, la prassi dimostra, infatti, che questa possibilità è destinata a rimanere soltanto sulla carta. Difficilmente le Regioni possono trovare i mezzi necessari per permettersi un acquisto di tale portata. In Dalmazia, a livello di autorità regionali si discute già di sfruttare il diritto di prelazione per l’acquisto di terreni situati sull’isola di San Clemente (Sveti Klement), e sulle Isole Spalmadori (Pakleni otoci). La Regione di Spalato e della Dalmazia per il momento però non può permettersi un acquisto simile. I proprietari dei terreni richiedono infatti 6,5 milioni di euro per una parte dell’isola di San Clemente. L’isola di Škarda invece, con una superficie che supera di poco i 3metri quadri, risulta anch’essa una destinazione e un acquisto molto allettante. Ora il luogo è disabitato, ma in passato il centro dell’isola era vivo e ospitava anche una scuola. Tutte le proprietà immobiliari del centro abitato sono state vendute negli anni a una ditta polese. Una mossa sicuramante molto azzeccata: l’intero paesino formato da circa dieci abitazioni è stato man mano comprato da un’azienda di Pola, che nella zona pensa si possa realizzare un centro per il turismo alla Robinson Crusoe. L’intero centro abitato, con tanto di progetto di realizzazione, è stato ora messo in vendita e offerto al miglior acquirente.
La mossa giusta da fare, per chi dispone di fior di contanti, è appunto quella di comprare le zone abitate e le case situate sulle isole, mentre meno interessanti risultano i campi e le zone “selvaggie” che difficilmente possono essere urbanizzate e portare utili. Nei pressi di Sebenico anche l’isola di Smokvica vicino a Capocesto (Primošten) risulta un esempio interessante. Ha una superficie di circa 54mila metri quadri: per due secoli è rimasta di proprietà di una ricca famiglia di Primošten. Poi è stata venduta per un’ingente somma nel 2003 a una ditta che risulta abbia legami con un’altra società, che oggi si trova in grandi difficoltà finanziarie. Anche qui si prospetta quindi la possibilità di fare eventualmente un buon affare…
Gli immobili sulle isole risultano molto interessanti soprattutto per i croati all’estero, che sicuramente hanno un potere d’acquisto più elevato rispetto alla popolazone locale. Ad alcune famiglie di croati della Florida ad esempio è saltata all’occhio l’isola di Daksa per la quale avrebbero offerto inizialmente 6 milioni di dollari. Però visto che gli immobili sull’isola non erano “regolamentati” perfettamente dal punto di vista giuridico il prezzo è sceso a 3,5 milioni di dollari e alla fine l’affare è andato in fumo. Va ricordato però che nella zona di Ragusa la situazione giuridica di tanti immobili risulta ancora molto confusa, per cui spesso è difficile al momento procedere con le vendite di queste zone.
Fatto sta, in ogni caso, che a quanto pare le Regioni costiere pur avendo il diritto di prelazione sull’acquisto di alcuni immobili quali le isole, non hanno la possibiità finanziaria per “materializzarlo”. Sono piuttosto i privati o le ditte che si addentrano in transazioni simili, almeno in quelle che offrono maggiori opportunità di guadagni futuri.