Sarà stato l’effetto Grecia, ma tant’è che il tema del pagamento dei danni della Seconda Guerra mondiale da parte della Germania è risuonato anche nell’aula del Parlamento di Lubiana. Sì, perché la Slovenia, proprio assieme alla Grecia, sono i due unici Paesi europei che non hanno ancora ricevuto l’indennizzo bellico dovuto da Berlino. E la risposta, durante il “question time”, dato dal premier Miro Cerar all’interrogazione sul tema proposta dalla Sinistra unita (Zl) è stata alquanto titubante. «Questa risposta – ha detto il premier – pretende un contesto politico e storico più ampio. È vero che la Slovenia durante la Seconda Guerra mondiale è stata distrutta, ma da allora sono passati 70 anni». «Con l’ingresso nell’Ue – ha proseguito Cerar – e un più forte collegamento con la Germania, la Slovenia ha deciso di superare la divisione storica e l’eredità della Seconda Guerra mondiale «in base ai principi di solidarietà, di coesione e di giustizia». «La Slovenia – ha ancora aggiunto il primo ministro – è però dell’avviso che il tema del risarcimento dei danni di guerra non è stato risolto».
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