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De Michelis: è una Slovenia egoista (Il Piccolo 10 gen)

«Mi sembra di essere tornato indietro di 20 o 30 anni». Gianni De Michelis, intervenuto ieri a Trieste al dibattito sull’Euroregione organizzato dall’Associazione socialisti liberali triestini e dall’Associazione Iniziativa europea, commenta così le dichiarazioni del presidente sloveno Danilo Turk che ha di fatto respinto l’ipotesi di un gesto di riconciliazione tra Italia, Slovenia e Croazia come invece auspicato dal presidente croato Stipe Mesic.

«Rispuntano antiche questioni e questo fa pensare che in questi anni si sia perso del tempo. – afferma l’europarlamentare socialista – Sarebbe stato necessario affrontare determinati problemi prima dell’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea a adesso è necessario farlo prima del possibile ingresso della Croazia».

L’ex ministro degli esteri critica l’atteggiamento sloveni, definendo la vicina Repubblica «egoista come dimostra anche il no all’entrata della Croazia nell’Ue». Per De Michelis «è necessario garantire un approccio cooperativo piuttosto che competitivo. In una fase di crisi è fondamentale lavorare insieme, tanto più in quest’area che può davvero rappresentare il fulcro dell’Europa vista la centralità del Mediterraneo e dell’Adriatico dovuta alla crescita dei Paesi dell’Estremo Oriente e dell’Oceano Indiano».

Un ragionamento che si attaglia anche al processo di costituzione dell’Euroregione che, secondo De Michelis, «procede a rilento proprio perché esistono ancora questioni irrisolte. Occorre capire che la collaborazione a livello infrastrutturale e di sviluppo economico rappresenta un grande vantaggio».

Ma i tempi non saranno brevi secondo l’europarlamentare sloveno Aurelio Juri che considera «illogico inserire nell’Euroregione tutto il territorio della Slovenia. Va invece coinvolta l’area che sente il confine e che vuole superarlo, ovvero il litorale». Ma per farlo la Slovenia deve completare il processo che porterà alla costituzione delle Regioni: «Ci vorranno almeno un paio d’anni – sostiene Juri – Spero che entro la fine del 2010 il percorso sia concluso e solo a quel punto ci sarà l’interlocutore più adatto per l’Euroregione».

Secondo l’eurodeputato le dichiarazioni di Turk «non avranno un grande peso sulla collaborazione in quest’area pur riflettendo il pensiero dell’opinione pubblica. La riconciliazione – sostiene Juri – riguarda l’Italia e la ex Jugoslavia, Slovenia e Croazia non hanno pendenze».

Roberto Urizio

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