Ci sarebbero i potenziali emuli del mitico Richard Burton che nel 1973, nel film “La quinta offensiva”, impersonò la figura del Maresciallo Josip Broz Tito impegnato nel respingere con le sue truppe partigiane le forze tedesche che nel 1943 fecero fuoco e fiamme lungo il corso del fiume Sutjeska. Gli aspiranti Tito sugli schermi cinematografici non sarebbero nomi di poco conto bensì autentiche stelle internazionali, pronte a interpretare la figura del padre della Jugoslavia comunista.
I nomi sono quelli di Robert De Niro e Sylvester Stallone che sarebbero pronti a dare volto, voce e movimenti a colui che – fra adoratori e detrattori – continua ad alimentare polemiche e non smette di interessare l’opinione pubblica anche fuori dai confini dell’ex Jugoslavia. È stato il regista cinematografico croato Lordan Zafranovic, nato nel 1944 nell’isola dalmata di Solta, a comunicare ai giornalisti quello che sarebbe l’interesse dei due celebri attori. «Anni fa l’editore Ninoslav Pavic mi raccontò di aver letto un articolo in cui Stallone e De Niro esprimevano il desiderio di impersonare Tito. Qualcuno obietterà che si tratta di una notizia falsa ma io ribatto che una decina di anni fa, a Hollywood, incontrai Steven Spielberg il quale mi confidò di ambire fortemente ad essere il regista di una serie cinematografica nella quale Tito sarebbe stato il protagonista assoluto».
Zafranovic ha aggiunto di aver parlato con Pavic per tentare di mettere in piedi un film su Tito con gli ultimi testimoni viventi di quell’epoca bellica e magari avendo nel cast attori di notorietà. Alla domanda di un giornalista, se fosse possibile una collaborazione con quel “mostro sacro” di Spielberg, il regista dalmata ha risposto affermativamente. Ma perché proprio Zafranovic ha voluto soffermarsi sul padre-padrone della defunta Federativa, a 32 anni dalla sua scomparsa? In questi giorni la Tv pubblica croata trasmette una serie documentaristica sul Maresciallo dal titolo “Tito, gli ultimi testimoni del testamento”, firmata da Zafranovic. Il primo episodio ha avuto uno share del 10 per cento, definito invidiabile per quelli che sono i criteri croati. «La cosa non mi stupisce – ha aggiunto Zafranovic – perché Tito farà sempre parlare di sé. So che sono stato anche criticato per questa prima puntata ma vanno guardate le restanti nove per farsi un’idea su Josip Broz, sulle persone che gli vivevano accanto, sulla sua vita e il periodo in cui è vissuto. Dal mio lavoro tenterò di estrarre uno scenario che possa incuriosire anche il pubblico internazionale».
Andrea Marsanich
“Il Piccolo” 16 gennaio 2012