TRIESTE Una corona d’alloro sul palazzo del Comune in ricordo di Giovanni Nini, «ucciso sotto il porticato del Municipio durante una manifestazione in difesa dell’italianità della Dalmazia». E una corona all’ex Balkan in ricordo del tenente Luigi Casciana, «ferito a morte da una bomba jugoslavista lanciata dal Narodni Dom che proteggeva, al comando di un plotone del regio esercito italiano». Queste le iniziative cui hanno dato vita ieri la Fondazione Rustia-Traine, Libero Comune di Zara in esilio e Dalmati italiani nel mondo, assieme alla Lega nazionale. Il presidente dei Dalmati italiani – delegazione di Trieste Renzo de’ Vidovich ha dichiarato di considerare «illegittima», se fatta dal Presidente della Repubblica slovena, «la celebrazione all’ex Balkan», giacché «non c’è alcuna verità storica accertata – ha detto – in merito alla responsabilità» dell’incendio dell’edificio avvenuto il 13 luglio del 1920.