Quella presenza rombante ha infastidito i lussiniani e i rari turisti che venerdì scorso passeggiavano sul lungomare dell’impareggiabile baia di Cigale. Ma quando la ruspa è entrata in azione e ha demolito il piccolo molo antistante Villa Carolina è scoppiata la rabbia e non è mancata neppure qualche imprecazione.
Su Facebook e sugli altri portali i commenti, le proteste, lo sdegno si sono sprecati, alimentandosi ora dopo ora, al contrario di quanto sostenuto dalle autorità comunali e regionali che hanno parlato di distruzione e prossima ricostruzione del caratteristico moletto che, sorto ancora al tempo degli austriaci, costituisce una sorta di sbocco al mare per gli abitanti e gli ospiti di Villa Carolina, considerata a ragione il simbolo di Lussino.
La spiegazione su quanto avvenuto è arrivata dalla Contea del Quarnero e Gorski kotar poiché la piccola struttura si trova sul demanio marittimo che ricade sotto l’amministrazione della Regione. È stata la direzione per la Marineria a rilevare che l’intervento di demolizione aveva tutte le carte in regola. Ed è stata sempre la stessa direzione a garantire che il molo sarà rifatto senza alcuna limitazione in quest’area per coloro che – nei mesi giusti dell’anno – vorranno farsi una sana nuotatina nella baia.
La vicesindaco di Lussinpiccolo, Ana Kucic, ha ricordato come lo scorso aprile la municipalità abbia dato l’approvazione per rimettere in sesto il molo che appariva alquanto usurato dal tempo. «Posso confermare – ha aggiunto la Kucic – che non ci saranno cambiamenti per i concittadini e per i nostri villeggianti nel fruire di quest’area. Il molo continuerà ad essere un bagno pubblico».
Di tutt’altro avviso la locale organizzazione non governativa “Idem i ja” (“Vengo anch’io”). L’attivista Bojana Genov, infatti, ha avuto parole molto dure verso le autorità: «Ma quando mai una demolizione può essere considerata una ricostruzione. È stato un atto barbaro e la gente è molto amareggiata».
Una reazione comprensibile dato che Villa Carolina e il suo moletto sono uno dei “marchi di qualità” dell’isola. Edificata nel 1889, la villa avrebbe fatto da alcova all’imperatore Francesco Giuseppe e alla sua amante, l’attrice Katarine von Schratt. Acquistata nel 2003 dal defunto industriale trevigiano Giorgio Panto, deceduto tragicamente nel novembre 2006, Villa Carolina è stata quindi venduta ad un facoltoso imprenditore russo. Stando a voci ufficiose, tramite la ricostruzione del molo verranno posizionati tubi che porteranno l’acqua marina nella piscina situata nel cortile dello storico edificio.
(fonte “Il Piccolo” 15 gennaio 2013)
Lussinpiccolo, una veduta di Villa carolina e il suo prospicente molo (foto www.ilpiccolo.it)