Dialogo e collaborazione per ricucire lo strappo nell’Unione Italiana

Situazione delicata all’interno della Comunità Nazionale Italiana nell’Adriatico orientale: procede la breve ma intensa campagna elettorale per il seggio specifico della comunità italiana autoctona in Croazia (l’uscente Radin contro Dussich) e si cerca di addivenire ad una mediazione nel dibattito interno all’Unione Italiana inerente la figura di un referente a Capodistria (vale a dire nella parte slovena dell’Istria) che qualcuno, interpretando statuti e normative, vorrebbe con poteri pari a quelli del Presidente dell’organizzazione unitaria che ha sede a Fiume (cioè in territorio croato).

Il Presidente dell’Assemblea dell’UI, Paolo Demarin, ha tenuto una conferenza stampa a Pola in cui  non ha nascosto incongruenze e contraddizioni tra documenti fondanti, regolamenti interni, legislazioni statali che bisogna ora – questo l’invito – armonizzare tutti assieme, ma non ha celato nemmeno il suo disappunto per le decisioni separate dei consiglieri UI della Slovenia ed in questo contesto ha ribadito più volte che si tratta di consiglieri dell’Assemblea unitaria e non di un organismo a sé stante. Ha ricordato inoltre l’assurdità della situazione che impone e giustifica comportamenti divergenti alle tre massime cariche dell’Unione italiana. «È stato dichiarato apertamente che la riunione della Consulta è illegale, tuttavia ora ci rapportiamo e collaboriamo istituzionalmente con un coordinatore nominato illegalmente perché il presidente UI e quello della Giunta esecutiva, dicono di rispettare le leggi slovene» ha affermato Demarin ed ha aggiunto: «Perciò i legali rappresentanti rispettano la delibera e le normative slovene mentre all’Assemblea e ai consiglieri, che subiscono pressioni di ogni genere viene richiesto di ripristinare la legalità, ovvero rispettare l’articolo 9, espellere i 7 consiglieri, confermare il presidente UI a coordinatore».
Demarin ha fatto capire comunque che l’unica via per uscire dall’impasse e per ricucire lo strappo è di unire le forze e armonizzare gli atti interni, partendo dalla base, dal punto di forza che è lo Statuto dell’Unione italiana di Fiume. [Radio Capodistria – 03/04/2024]

 

La testata fiumana La Voce del Popolo ha riportato il discorso integrale tenuto in tale occasione da Demarin:
https://lavoce.hr/wp-content/uploads/2024/04/conferenza-stampa-Presidente-Ass.-UI.pdf 

 

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