Gli italiani a Kutina: una comunità storica che arricchisce il territorio e contribuisce a consolidare i legami bilaterali. Questo quanto emerso nel corso dei colloqui avuti, nei giorni scorsi a Kutina, dall’ambasciatore d’Italia in Croazia, Emanuela D’Alessandro e dal deputato della CNI al Sabor e presidente dell’Unione Italiana, Furio Radin, con il vicesindaco Željko Uzel e con i connazionali riuniti nella Comunità degli Italiani “Dante”, presieduta da Antun Di Gallo. Una visita iniziata con l’incontro nel palazzo municipale, dove Furio Radin ha ribadito l’attenzione che la Comunità Nazionale Italiana e le sue istituzioni riservano alla Slavonia occidentale.
“Per noi – così Radin –, quest’area è di grande importanza. Qui risiedono i nostri connazionali provenienti dall’area del Bellunese e qui operano tre Comunità degli Italiani: oltre a quella di Kutina, ci sono anche quelle di Pakrac e di Lipik. Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che a Kutina vengano organizzati corsi di lingua italiana e che l’italiano sia inserito tra le materie d’insegnamento nella scuola media superiore”. Poi, rivolgendosi al vicesindaco, Radin ha dichiarato: “Tutte le attività e le iniziative dedicate alla nostra comunità e alla diffusione della lingua italiana che realizzerete saranno molto apprezzate. La cultura va infatti vista non soltanto come un collante tra varie realtà, ma anche come un vettore capace di incentivare gli investimenti”.
Antun Di Gallo, da parte sua, ha ribadito la buona collaborazione in essere tra la Comunità degli Italiani, l’Unione Italiana e la municipalità. “Ci aiutiamo a vicenda – ha detto –. Negli anni della Guerra patriottica ho avviato i contatti tra Longarone e la Città di Kutina, il che ha consentito a questo territorio di poter usufruire di aiuti importanti. Oggi la collaborazione e il dialogo proseguono e di questo sono molto soddisfatto”.
Per la Città di Kutina lo status riconosciuto alle minoranze rappresenta un vero e proprio standard democratico e pertanto ogni iniziativa che possa contribuire ad un ulteriore miglioramento è la benvenuta. Lo ha ribadito il vicesindaco, Željko Uzel. “La collaborazione proseguirà e migliorerà nel tempo. A Kutina vivono anche altre minoranze e ritengo che, come già avviene nel caso delle comunità ceca e slovacca, anche la comunità nazionale italiana debba ricevere in visione tutti i materiali predisposti per le riunioni del Consiglio municipale, soprattutto quelli relativi alle questioni di particolare importanza per Kutina”.
Concluso l’incontro nella sede municipale, l’ambasciatore Emanuela d’Alessandro, ha visitato la città, apprezzando in modo particolare la chiesa di S. Maria Nevosa dove si è fermata per un breve colloquio con il parroco italiano, Mariano Passerini. È seguita la visita alla Comunità degli Italiani “Dante”, dove è stata inaugurata la mostra di quadri intitolata “In onore a Venezia”, del prof. Mladen Mitar. Un evento allestito nella sede ristrutturata di recente al quale oltre all’ambasciatore D’Alessandro e a Furio Radin hanno assistito anche i rappresentanti della Città di Kutina e della Contea di Sisak e della Moslavina, Željko Uzel e Andrija Rudić. Un occasione per Emanuela D’Alessandro per esprimere l’apprezzamento per il lavoro svolto dai connazionali di Kutina e per gli sforzi profusi per il mantenimento e la diffusione della lingua e della cultura italiane sul territorio. L’ambasciatore non ha mancato di ribadire il suo grazie alla Croazia e alla Città di Kutina per la collaborazione costante.
E dell’importanza della cultura italiana, della sua incidenza sul territorio ha parlato anche l’autore dei quadri esposti. “Venezia non è semplicemente bella, Venezia è l’essenza della spiritualità. I più grandi artisti sono stati affascinati da Venezia e ancora oggi questa città attira per la sua unicità”.
(fonte “la Voce del Popolo” 17 novembre 2012)