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Dignità italiana (Il Borghese apr ’10)

(…)

Il secondo e terzo caso si riferiscono a Italiani a tutti gli effetti che hanno subito ingiustizie da nazioni straniere. Italiani a tutti gli effetti che non vengono però considerati tali a differenza, per esempio, di altri Italiani residenti all'estero che hanno ottenuto addirittura di avere rappresentanti nel Parlamento con una legge, voluta da Mirko Tremaglia, che però all'effetto pratico si è rivelata una iattura e che sarebbe doveroso rapidamente riformare: che gli Italiani all'estero abbiano sì i loro rappresentanti, ma scelti tra le file dei candidati residenti in Italia e presenti nelle liste dei partiti che partecipano alle elezioni politiche (così si eviterebbero brogli di ogni tipo, tutti documentati ma contro i quali nulla si è fatto).

Ebbene, questi italiani di serie B che non riescono a far valere i loro diritti per colpa, in questo momento, del governo di centrodestra sono i profughi dalla Libia e dalla ex Jugoslavia. Dobbiamo pensare che gli affari economici, delle nostre aziende, dell'intercambio commerciale, del mode in Italy valgano di più della loro (e della nostra) dignità? Nessuno, dicasi nessuno di loro è stato mai indennizzato per i beni sequestrati nel 1970, quarantanni fa! Per ottenere il blocco degli immigrati clandestini dalla Libia si sono ammesse colpe quasi inesistenti (comunque non diverse e in assai minore quantità di quelle di altri Paesi colonialisti che non hanno mai chiesto scusa), si sono concessi risarcimenti megagalattici, ma non si è chiesto al signor Colonnello il saldo dell'indennizzo a suo tempo quantificato. Lo pagherà mai o non lo pagherà? E il governo perché ha abbandonati questi concittadini senza la minima contropartita? Non è vergognoso per un governo dì centrodestra?

Caso ancora più grave quello della Croazia, che spera nel nostro appoggio per entrare nella Unione Europea (come a sua tempo la Slovenia), ma non dice nulla sul risarcimento ai profughi che fuggirono dai loro paesi e città nel 1945-'47. Per non parlar delle migliaia di morti atroci e inumane per le quali – qui sì – nessuno, ma proprio nessuno, chiede scusa. Di questo argomento non è a quanto pare sembrato cortese e opportuno accennare durante la visita della nuova premier croata. Ce ne vergogniamo? Eppure potremmo farci forti di un simile argomento, proprio perché ci si chiede di appoggiare questa candidatura.

Prima si risolve il problema del risarcimento, del passaporto ai profughi giuliano-dalmati e della possibilità di acquistar case in Croazia, cioè negli ex territori italiani, e poi si discute. E invece no: quel che si sa soltanto dire è il voler creare una assurda «commissione di storici» sulla tragedia delle foibe! Ma a che serve? A giustificare in qualche modo contorto il massacro di migliaia e migliaia di uomini e donne, vecchi e bambini? A distribuire le colpe per non far toro a nessuno? E gli indennizzi? Si è già dimenticata la farsa grottesca e pietosa del francobollo dedicato a Fiume per cui tempo fa il governo croato protestò?

Non siamo capaci di tener saido nemmeno sulle questioni simboliche! E questo sarebbe un governo di centrodestra?

Presidente Berlusconi, ministro Frattini, non si vive di solo pane, di soli accordi commerciali con Brasile, Libia, Croazia, ma anche di dignità, di fierezza, di serietà, di italianità vera e non superficiale. Di fatti e non parole, come è il vostro slogan, altrimenti non c'è differenza con un governo Prodi qualsiasi. Altrimenti continueremo a non essere rispettati all'estero, a essere considerati ancora e soltanto dei vanagloriosi pasticcioni, dei ridicoli Pulcinella che suonano il mandolino e mangiano maccheroni (per di più con le mani).

 

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