TRIESTE «In questi giorni ho registrato un interesse incredibile da parte della città, che invece su altri temi in passato era stata piuttosto sonnecchiosa. Mi sembra che stia emergendo l’orgoglio dei triestini per un’operazione come questa che garantisce a Trieste una ribalta nazionale e internazionale». Oggi il sindaco Roberto Dipiazza raccoglierà i frutti di un intenso lavoro diplomatico e organizzativo che l’ha visto protagonista in prima persona in particolare nell’ultimo mese e mezzo. «L’arrivo di tre Presidenti non è certo un evento comune – prosegue Dipiazza – e questo avvenimento viene accolto peraltro da un clima di favore da parte di entrambe le parti politiche. Di mattina, Napolitano visiterà la nuova sede della Sissa, vero esempio di un’Italia che funziona. La Scuola internazionale di studi superiori avanzati rappresenta il futuro della città assieme al porto». Il sindaco di Trieste torna infine sull’azione diplomatica dell’ultimo periodo: «Questo ruolo mi è piaciuto molto, si impara sempre qualcosa. Grazie ai 15 anni di esperienza come primo cittadino, mi sono destreggiato bene. Se quest’esperienza mi apre nuove prospettive? Ho davanti a me tante di quelle strade aperte…». E ancora sul concerto di stasera: «La sistemazione del palco sul mare ha creato molta attenzione fra la gente. Potremmo adottare questa soluzione per tutti i grandi eventi», suggerisce Dipiazza.
«Ritengo che si tratti di un avvenimento assolutamente importante, al quale parteciperò con piacere. Peccato solo che non si sia svolto a Gorizia. Mi sarebbe piaciuto che la città lo avesse ospitato». Così invece il sindaco del capoluogo isontino, Ettore Romoli, sullo storico appuntamento di stasera a Trieste. E proprio per via della sua portata simbolica, Romoli preferisce non commentare le polemiche che l’hanno preceduto nei giorni scorsi, e che per poco non lo facevano naufragare. «Dico solo che non ho capito la scelta di Roberto Menia (il sottosegretario all’Ambiente, nonché uomo forte della destra triestina, non parteciperà all’evento, ndr) – sottolinea -. Altro, però, non mi sembra il caso di aggiungere».
È ampiamente soddisfatto anche Mirko Brulc, il primo cittadino di Nova Gorica, nonché deputato al parlamento di Lubiana. «Trovo molto positivo che i presidenti vadano a rendere omaggio sia all’ex hotel Balkan sia al monumento che ricorda l’esodo – dice – le cause di quanto accaduto sono ormai conosciute da tutti. Ora è venuto il momento di accettare la storia». Un percorso, quest’ultimo, che Brulc si augura «possa essere portato avanti, dopo essere stato aperto dai tre Presidenti, dalla gente comune, nella quotidianità». (m.u. e n.c.)