A colloquio con la vicesindaco di Dignano, eletta in quota Comunità Nazionale Italiana, per parlare dei rapporti della Città con le due CI presenti sul territorio, del rispetto del bilinguismo e di altre questioni
Lo scorso 16 maggio Diriana Delcaro Hrelja è stata eletta, per la seconda volta consecutiva, alla funzione di vicesindaco in quota Comunità Nazionale Italiana della Città di Dignano, ruolo di collante tra amministrazione cittadina e le due Comunità degli Italiani presenti sul territorio. A poco meno di due mesi dal suo reinsediamento alla carica di vicesindaco Diriana Delcaro Hrelja ha accettato di buon grado di rispondere ad alcune nostre domande sul suo programma, sui suoi impegni, sull’applicazione del bilinguismo nel Dignanese e tanto altro ancora. Prima di rispondere la vicesindaco ha, però, tenuto a rivolgere un sincero grazie agli elettori per la fiducia e la stima accordatele. Per quanto concerne il programma che intende portare avanti, Diriana Delcaro Hrelja ha rilevato che è pressoché immutato rispetto a quello del precedente mandato.
”Intendo continuare a sostenere con forza entrambe le Comunità degli Italiani presenti sul territorio, quella di Dignano e quella di Gallesano. Naturalmente, un occhio di riguardo sarà riservato alla promozione della convivenza, della cooperazione, della collaborazione e del dialogo tra tutte le minoranze nazionali oggi presenti a Dignano e dintorni”, sono le parole della vicesindaco, tra le cui priorità figura anche il sostegno alle attività culturali, artistiche, sportive e altre della CNI. “La mia attenzione sarà rivolta anche ai giovani, a tutti i giovani, residenti nel Dignanese”, ha proseguito Diriana Delcaro Hrelja, aggiungendo che tra i suoi compiti rientra inoltre la collaborazione con le istituzioni dell’Unione Italiana, con le rappresentanze diplomatiche e consolari. “Cercherò poi di incentivare le attività imprenditoriali, gli scambi economici e sociali e altro”, ha detto la vicesindaco, il cui primo impegno post riconferma è stato garantire il (ri)sostegno della Città alle due Comunità degli Italiani. “Per il resto non ho fatto altro che riprendere il lavoro interrotto prima delle elezioni dello scorso maggio.
In campagna elettorale, diversi candidati della CNI – chi più chi meno – hanno espresso disappunto circa il mancato rispetto del bilinguismo da parte delle amministrazioni cittadine e comunali dell’Istria. Qual è la situazione nel Dignanese?
“Credo di non sbagliare se dico che Dignano è una delle Città dell’Istria dove il bilinguismo è di casa ed è applicato in ogni sfera della vita pubblica e civile. Naturalmente, non tutto è oro ciò che luccica. Ad esempio negli uffici statali presenti a Dignano non vengono esposti comunicati, informazioni varie e altro anche in lingua italiana. Cercheremo di porre rimedio al problema e di spingere anche i responsabili di questi uffici a rispettare i dettami dello Statuto della Città di Dignano e a essere più sensibili nei confronti dei connazionali”.
Accanto all’incarico di vicesindaco quali altri ruoli le sono stati affidati?
“Non mi è stato affidato nessun dipartimento, anche se ora come per tutto il mio mandato precedente continuo a occuparmi di scuole e asili. Ricordo che sono membro del Consiglio d’amministrazione della Scuola per l’infanzia “Petar Pan” e del Consiglio scolastico dell’elementare di Dignano. Inoltre sono sempre a disposizione dei cittadini, che possono rivolgersi direttamente a me per qualsiasi problema. Sono più che pronta ad ascoltarli”.
Negli ultimi quattro anni ha lavorato a stretto contatto con l’ex sindaco, Klaudio Vitasović, mentre oggi si trova a fianco dell’indipendente Edi Pastrovicchio. Cos’è cambiato rispetto al passato e come si trova con il nuovo primo cittadino?
“Come già ribadito in precedenza, indipendentemente da chi ricopre l’incarico di sindaco, i miei compiti e i miei impegni sono rimasti immutati rispetto al passato. Per quanto riguarda il neoeletto sindaco ritengo sia ancora troppo presto per esprimere un giudizio, anche se devo dire che il nostro è un rapporto di collaborazione e stima reciproca. Insomma, posso dire di trovarmi bene. D’altronde, i nostri obiettivi comuni sono il bene del nostro territorio e il benessere dei nostri concittadini”.
Come ha già avuto modo di ricordare, le minoranza nazionali sono una componente importante del Dignanese. Come intende occuparsene?
“Si, è vero, le minoranze sono una peculiarità e una ricchezza del nostro territorio. In qualità di vicesindaco cercherò di coinvolgerle sempre più in tutte le attività della pubblica amministrazione”.
La vecchia amministrazione cittadina e le due CI di Dignano e Gallesano avevano un ottimo rapporto. È mutato qualcosa con il cambio di guardia ai vertici della Città?
“Assolutamente no. I rapporti tra i due sodalizi e i nuovi vertici cittadini continuano a essere ottimi. Il neo sindaco ha infatti immediatamente riconosciuto entrambe le CI non come organizzazione di rappresentanza degli italiani presenti sul territorio, ma come parte integrante del tessuto sociale del Dignanese. La vicinanza e il sostegno dellla Città alle nostre due Comunità sono stati ribaditi dal sindaco, Edi Pastrovicchio, nel corso di un incontro – uno de primi subito dopo le elezioni – con i presidenti delle due CI”.
Intervista a cura di Marko Mrđenović – 09/07/2021
Fonte: La Voce del Popolo