La mattina di venerdì 10 febbraio, Giornata del Ricordo, in località Antignano a Livorno numerosi figli di quei martiri e profughi si sono ritrovati nella piazza dedicata alle ” Vittime delle Foibe “ per onorarne il loro martirio e la loro storia.
Le Foibe sono delle grandi caverne verticali tipiche della regione carsica del Friuli Venezia Giulia e dell’Istria. Con il passare del tempo, però, il termine foibe è diventato un modo per descrivere i massacri ai danni degli italiani che si verificarono tra il concludersi della Seconda Guerra mondiale e l’immediato dopoguerra – precisamente tra il 1943 e il 1947 – per mano dei partigiani jugoslavi.
Quella degli eccidi delle foibe è una storia rimasta a lungo nel silenzio e portata alla luce solo negli ultimi anni con la legge 30 marzo 2004, per:
“conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Alla presenza delle massime autorità civili e militari è stata deposta una corona d’alloro alla lapide che ne ricorda l’eccidio. Oltre al sindaco Luca Salvetti, che ha voluto solennizzare per il secondo anno questa giornata, il presidente dell’associazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati Amm. Roberto Cervino, presidente del Comitato provinciale di Livorno dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ( figlio dell’ ex presidente Mario Cervino; l’associazione ha sede in via Sette Santi sul retro della chiesa ed é aperta ogni martedì dalle 10 alle 12 ), il segretario dell’associazione Sergio Laganà, il Prefetto Paolo D’Attilio, il Questore Roberto Massucci, il Comandante provinciale dei Carabinieri Colonnello Piercarmine Sante Sica, il Comandante dell’Accademia Navale Contrammiraglio Lorenzo Di Renzo, il Comandante della Capitaneria Contrammiraglio Gaetano Angora, il Comandante della Guardia di Finanza Colonnello Cesare Antuofermo e per la diocesi Mons. Paolo Razzauti in rappresentanza del vescovo.
Il sindaco nel suo intervento ha sottolineato come sia importante “conservare e rinnovare la memoria di tragici eventi avvenuti in qualsiasi periodo storico e con protagonisti diversi , senza alcuna faziosità. Oggi ricordiamo la tragedia degli italiani dall’esodo dalle loro terre di istriani, friulani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale e di tutte le vittime delle Foibe”.
Nel corso della cerimonia una delegazione di Fratelli d’Italia guidata dal capogruppo Andrea Romiti assieme a Marcella Amadio dirigente nazionale di FdI, ha deposto un mazzo di fiori ai piedi della lapide commemorativa delle Foibe.
Roberto Olivato
Fonte: il Ruspante – 10/02/2023
Il Comitato provinciale di Livorno dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia organizza insieme ad Alleanza Cattolica, alla Comunità Ucraina della Provincia di Livorno ed al Raggruppamento Ingauno Volontari della Libertà la conferenza “1932-1933 Holodomor”.
Si tratta della carestia artificiale pianificata dal regime sovietico che causò milioni di morti, il più colossale occultamento della storia contemporanea: introdotto da Guido Giacometti (referente per la Toscana dell’Anvgd), ne parlerà il Prof. Ettore Cinnella (Università di Pisa).
Appuntamento giovedì 30 marzo alle ore 17:30 presso la Sala Conferenze della Biblioteca dei Bottini dell’Olio in Piazza del Luogo Pio 19 a Livorno.