POLA Due italiani nei guai con l’accusa di traffico di reperti archeologici. La polizia di Pola non ha fornito i loro nomi ma soltanto le loro età: si tratta di un giovane di 23 anni e un uomo di 63. Il giovane è stato fermato al valico di Plovania mentre era alla guida della sua Alfa Romeo ed era diretto in Italia. A un approfondito controllo della polizia di confine sono spuntati quindici pezzi d'anfora che erano stati occultati nella macchina. Il giovane non ha spiegato cosa volesse farne e ha dichiarato che li teneva come souvenir della sua permanenza in Croazia. Per la legge croata anfore, sia intere che a pezzi, sono un patrimonio culturale sotto tutela, per cui non possono venir estratte né dal terreno né dai relitti o dal fondo del mare e neanche trasportate fuori i confini nazionali. Il giovane è stato accusato di tentato contrabbando di patrimonio culturale ed è stato subito accompagnato dopo il fermo alla centrale di polizia per l' interrogatorio. Dalle indagini e' emerso che i frammenti d' anfora li aveva presi in consegna da un cittadino italiano 63.enne, momentaneamente residente a Rovigno.Quest' ultimo li avrebbe raccolti nel mare di Vestre vicino a Rovigno. Entrambi sono stati denunciati penalmente. (p.r.)