di ELISA COLONI
Ore 16.33: il cielo sopra piazza Unità d’Italia si tinge di bianco, rosso e verde. E’ la bandiera italiana disegnata dalle Frecce Tricolori, che sopraggiungono alle spalle del municipio e sorvolano sopra un pubblico di oltre 1500 persone, raccolte, naso all’insù e mani impegnate in fragorosi applausi, nel salotto buono della città. I fumogeni che dipingono il Tricolore durano il tempo di un attimo: la Bora li spazza via in pochi istanti, mentre in piazza risuonano le note dell’Inno di Mameli e inizia la cerimonia dell’ammainabandiera. Le Frecce salutano Trieste perdendosi nell’orizzonte del Golfo.
È stato questo uno dei momenti più emozionanti della giornata di ieri, che ha visto Trieste ospitare le celebrazioni per i 150 anni dell’unità nazionale e i 56 anni del ritorno della città all’Italia, avvenuto proprio il 26 ottobre 1954. In tanti non hanno voluto perdere l’occasione di assistere a un’intera giornata di festeggiamenti, sfidando le raffiche taglienti di Bora.
Le celebrazioni sono iniziate alle 11.30, quando hanno fatto il loro ingresso in piazza Unità la Fanfara della Brigata Ariete e una formazione interforze composta da plotoni del Piemonte Cavalleria, Direzione marittima di Trieste, Secondo aerostormo di Rivolto, 13esimo reggimento dei carabinieri del Fvg di Gorizia, Comando provinciale della Guardia di Finanza e Polizia di Stato, seguiti dai rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma, e dai Gonfaloni della città di Trieste, della Provincia, dei Comuni di Muggia e di Duino-Aurisina. L’alzabandiera, che alle 12 ha fatto sventolare alti il Tricolore e l’Alabarda, ha dato il via ufficiale a questa giornata di festeggiamenti, proseguiti con l’arrivo del ministro La Russa e l’inaugurazione della mostra delle forze armate. In due gazebo sono stati esposti video, fotografie, documenti, modellini e divise. Alle 13 le celebrazioni si sono spostate sul colle di San Giusto, dove l’assessore comunale Michele Lobianco, il prefetto Alessandro Giacchetti e il generale Roberto Bernardini, comandante del 1° Fod, hanno deposto una corona al momumento ai caduti.
I festeggiamenti sono ripresi nel pomeriggio. Uno dei momenti più significativi è stata la consegna della bandiera di Trieste alla nave San Giusto, che il sindaco Roberto Dipiazza ha donato al capitano di vascello Maurizio Scarcella. Poco dopo le 16 sono confluite in piazza Unità la Fanfara della Brigata alpina Julia e una formazione interforze, le Associazioni combattentistiche, i gonfaloni della Provincia e della città di Trieste. Quest’ultimo, sorretto dagli uomini della Polizia municipale in uniforme storica, è stato accompagnato dalle note dell’inconfondibile Le ragazze di Trieste, cantato a squarciagola da molti spettatori. Poi tutti naso all’insù per assistere al sorvolo degli elicotteri del 5° reggimento dell’Esercito (due AB205 e un A129 mangusta), seguiti dalle Frecce Tricolori e dall’ammainabandiera. La cerimonia, terminata alle 16.50, è stata seguita dai cori della Fanfara della Brigata Ariete e della Julia, e dell’Associazione nazionale Alpini. Chiusura della giornata in musica, con l’affascinante concerto della Ensemble Simphony Orchestra, diretta da Giovanni Allevi, iniziato alle 18.30 e svoltosi al Teatro Verdi (la location scelta era piazza Unità, ma la Bora ha reso necessario il trasferimento in un luogo chiuso).