È scomparso Secondo Raggi Karuz, l’artista dell’esodo da Zara

La scomparsa del Maestro Secondo Raggi Karuz, sabato scorso ad Ariccia (Roma), rappresenta una grave perdita per tutta la comunità giuliano-dalmata.  Nato a Zara nel 1933, Raggi Karuz rimase sempre legato alla sua bellissima città, tanto da raffigurarla in molte sue opere. Una di queste, che raffigura l’esodo via mare dopo i devastanti bombardamenti che tanto duramente colpirono la città ed i suoi abitanti, donata dal Maestro, è presente presso la Casa del Ricordo, insieme ad un’altra sua tela, dono del medico zaratino Maurizio Turrisi. Affermato artista, sia in Italia che all’estero, eseguì non solo quadri ma molti affreschi, quali nella cattedrale di Sora, presso il santuario di Gallinaro e nella chiesa di Santa Maria di Tokio, città dove visse insieme alla moglie giapponese, insegnando anche nella University of Fine Arts.

Espose le sue opere in circa un’ottantina di mostre personali, fra cui anche presso la sede delle Comunità italiana di Zara, guidato da una precisa missione, come scrisse egli stesso:

Alla mia età non esser sincero con sé stessi sarebbe un “Prendersi in giro”. Perciò penso di potermi permettere di presentare quella che ritengo: sia una delle rarissime virtù che mi potrebbero appartenere. Vale a dire: il rispetto che nutro, verso uno degli aspetti della Verità: in specie quello della sincerità deontologica d’un proprio “Operare”. E che, nel mio caso, non può esser che la Pittura. Ed essendo cosciente ch’essa sia semplicemente e meravigliosamente piuttosto che una delle varie forme di linguaggio: “L’espressione per antonomasia” più diretta e completa che ci sia, ho sempre cercato di trovare un “Contenuto” adatto alla sua eccellenza. 

Raggi Karuz ha anche partecipato, finché le condizioni di salute gliel’hanno permesso, ai raduni dei Dalmati italiani nel mondo. Inoltre i suoi libri sono stati presentati presso la Casa del Ricordo, con grande successo di pubblico. 

Gran parte delle sue opere può essere vista sul suo sito internet curato da David Marcelli:

http://www.raggikaruz.altervista.org/

In molte sue realizzazioni il martirio subito da Zara e dai suoi abitanti durante la guerra e il successivo, doloroso esilio, è spesso raffigurato oppure e sotteso, come pure  negli affreschi eseguiti in  edifici sacri. Quelli presenti nel Lazio sono stati fotografati al fine di essere inclusi nel 2013 nella  mostra antologica delle opere di artisti dell’Adriatico orientale, curata dal Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di cui è stato stampato in due edizioni il catalogo. 

Il quadro di Raggi Karuz esposto alla Casa del Ricordo di Roma

«Il tema dell’Esilio e dei bombardamenti, che colpirono gravemente Zara e i suoi abitanti, rimasero indelebili anche nella sua attività artistica – ricorda Donatella Schürzel, Presidente dell’Anvgd Roma – che lo vide affermarsi sia in Italia che all’estero. Volle donare al Comitato di Roma dell’Anvgd una sua opera, posta alla Casa del Ricordo, che appunto raffigura l’esodo da una Zara bombardata e spettrale. Con gratitudine per la preziosa testimonianza e il luminoso esempio del Maestro ed Amico, seguiremo il suo esempio e lo ricorderemo nelle preghiere»

Ricordiamo con commozione e gratitudine  il Maestro, l’amico e l’esule che ha saputo sublimare nell’arte i tristi eventi della sua vita (perse prematuramente anche il figlio e quindi la moglie),che pure gli erano poi sempre impressi nella retina e nella coscienza.

I funerali avranno luogo martedì 22 agosto alle ore 10, presso il santuario di Galloro (Ariccia).

Eufemia Giuliana Budicin

Consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia 

La lectio magistralis tenuta da Secondo Raggi Karuz alla Casa del Ricordo il 9 luglio 2015
Il Maestro Raggi Karuz illustra la sua opera donata all’Anvgd Roma ed esposta alla Casa del Ricordo

 

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