Da un paio di giorni, gli appassionati di videogame possono giocare a Isonzo, il titolo sviluppato dagli olandesi M2H e BlackMill Games e ambientato nella Prima guerra mondiale. Come si può facilmente intuire dal titolo, l’ambientazione sarà quella del fronte tra Italia e Austria-Ungheria, uno dei meno raccontati abitualmente negli sparatutto che trovano collocazione temporale nel conflitto di inizio Novecento. Fin dal rilascio delle prime immagini, c’è stato molto interesse sul suo sviluppo.
Si potrà giocare su PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 5, Xbox Series X/S, Microsoft Windows e Linux, con il download già attivo sulla piattaforma Steam. Al costo di circa 30 euro, si potranno vestire i panni delle diverse truppe dislocate lungo la linea che ha segnato queste terre, con scenari ambientati sulle cime della zona. Dai frame disponibili, è possibile distinguere alcune alture delle Alpi e del Carso, nonché le ambientazioni di Salcano e Piedimonte. Quest’ultimo, in particolare, vede anche la presenza del sottopasso Baruzzi.
Il nome attuale sarà assegnato dopo la guerra, dedicato al primo militare italiano entrato a Gorizia nell’agosto 1916. Gli stessi sviluppatori hanno visitato la città e i dintorni per studiare la scenografia e le aree da ricostruire digitalmente. Molti già i commenti sulle pagine web dedicate al titolo, con diversi feedback positivi sullo storytelling e ambientazioni. Come spiegato da Robin Nielsen, tra gli sviluppatori del progetto, l’obiettivo era riscoprire la storia dei panorami oggi conosciuti per le escursioni naturalistiche.
Diversi gli scenari a disposizione, ottenendo già positive recensioni da parte delle riviste di settore. Per Gamespot, si tratta di “una maratona attraverso i cannoni dell’Isonzo splendidamente riprodotti”, mentre per Eurogamer è “uno sparatutto strategico impressionante, un passo avanti nel coinvolgimento dei suoi omologhi tripla A”. Lo stesso studio di videogame ha dato alla luce già Verdun e Tannenberg, entrambi ambientati nella Grande guerra nelle battaglie omonime tra Francia e Germania e tra Russia e Germania rispettivamente. Non mancheranno ovviamente immagini dell’Isonzo.
Timothy Dissegna
Fonte: Il Goriziano – 13/09/2022