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Elezioni Slovenia: conferma per Roberto Battelli (Voce del Popolo 23 set)

CAPODISTRIA – La Comunità Nazionale Italiana ha scelto la continuità. Roberto Battelli è stato riconfermato al seggio specifico del parlamento sloveno. Un’affermazione convincente nel punteggio, rispetto agli altri quattro candidati, che avvalora le scelte e l’impegno profuso dal deputato nel perorare le istanze minoritarie. Sommati i voti nei tre Comuni istriani di Capodistria, Isola e Pirano, Battelli ha ottenuto il 25,74 per cento delle preferenze contro il 22,04 di Aurelio Juri e a seguire Vladimiro Dellore (19,33), Luciano Monica (18,68) e Sebastian Pelan (14,21 per cento). Percentuali che scaturiscono dalla classifica stilata secondo le indicazioni di punteggio espresse dai connazionali iscritti negli elenchi particolari della nazionalità, che vede Battelli a quota 3.893, con Juri secondo a 3.333, sotto i tremila gli altri candidati.

«Ringrazio l'elettorato»

L’affluenza alle urne si è attestata sul 51,5 per cento. “Ringrazio l’elettorato – esordisce Battelli –, per la fiducia che mi ha accordato, nonché tutti coloro che hanno sostenuto la mia candidatura e consentito l’affermazione della dignità e dell’autonomia della Comunità Nazionale Italiana”. Sugli scenari che si schiudono in ambito politico dopo il voto di domenica, Battelli auspica che “qualunque sia la coalizione che formerà il nuovo Governo, continui il lavoro positivo fatto nell’ultimo mandato in modo da consentire alla minoranza di uscire dalla condizione di arbitrio cui è stata costretta dal ‘92 ad oggi e fornisca un contributo alla sua emancipazione”. “È innegabile – osserva Battelli –, che la CNI è stata vittima di un arbitrio costante in ogni questione essenziale della sua esistenza sia in riferimento al rispetto e all’affermazione dei diritti costituzionali sia dal punto di vista finanziario. Sarà questa una forma d’attività essenziale del mio operato da parlamentare. Del resto i diritti che rimangono sulla carta non significano altro che la loro violazione. Sotto questo aspetto appare prioritaria, ad esempio, una legge applicativa dei diritti linguistici. Spero che queste necessità vengano recepite dalla compagine di Governo anche perché si tratta di interventi giusti e congrui con i valori libertari e democratici che sono la ragione d’essere dell’integrazione europea”.

Tremul: «Dato un segnale chiaro»

Nel congratularsi con Battelli per la riconferma, Maurizio Tremul, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, si è espresso criticamente rispetto alla campagna elettorale. “A momenti sembrava che per gli altri candidati l’avversario, oltre a Battelli, fosse l’Unione Italiana, bersaglio di critiche ingiustificate e false. In più è emersa la volontà di contrapporre le istituzioni minoritarie, mentre la realtà è del tutto differente. Nonostante l’alto numero di candidati non sono emerse proposte alternative alla linea di Battelli e anche dell’UI che sono note. Ritengo che l’elettorato abbia saputo valutare seriamente il lavoro e abbia dato un segnale molto chiaro e importante”. Tremul ha esteso le congratulazioni anche ai socialdemocratici e al presidente, Borut Pahor, probabile mandatario, per l’affermazione riportata. “Auspico –, così ancora Tremul –, che il nuovo governo che uscirà, sappia proseguire sulla strada di sensibilità e attenzione nei confronti della CNI e sappia dare risposta ai problemi urgenti. Attuazione dei diritti, unitarietà e RTV tra gli altri, oltre al testo della Risoluzione sulle comunità autoctone, anche se il documento non risolve certo le cose. Nel contempo, voglio ringraziare anche il premier uscente Janez Janša, per quanto fatto dal suo Governo a favore della nostra comunità, in particolare nell’aumento delle risorse, nella garanzia del canale satellitare per TV Capodistria, ed altro”.

Forlani: «Scelto il candidato con maggiore esperienza»

“Il responso delle urne – osserva Flavio Forlani, presidente della Comunità autogestita costiera della nazionalità –, ha rivelato la voglia di continuità scegliendo il candidato che grazie ai mandati precedenti ha maggiore esperienza e conoscenza dell’apparato parlamentare e governativo sloveno. Un’esperienza necessaria se si vuole portare avanti e risolvere i problemi che ancora attanagliano la nostra Comunità Nazionale. Questioni che tecnicamente appaiono risolvibili, ma per le quali c’è la necessità di trovare nella maggioranza la volontà politica, che in passato non c’è stata. Mi riferisco soprattutto alla volontà di discutere ed approvare leggi che tengano in considerazione le istanze e le osservazioni della nostra Comunità Nazionale quale soggetto costitutivo e attivo nella gestione del territorio di insediamento storico”. “Queste elezioni – rileva ancora Forlani –, ci danno l’opportunità di ristabilire compattezza e trovare sinergie per una migliore collaborazione a livello di tutte le istituzioni minoritarie per un’azione comune al raggiungimento dello sviluppo e della crescita della nostra minoranza. Il responso delle urne questa volta ha dato fiducia alle forze di centrosinistra alle quali, come sembra, verrà dato il mandato di formare il nuovo Governo. Alcune di queste in campagna elettorale hanno sentito la necessità di incontrare i rappresentanti della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana per conoscere i problemi, e per promettere maggiore attenzione alle richieste delle minoranze. Si apre, quindi, la possibilità di presentare al futuro Governo un documento che riassuma ancora una volta tutte le nostre richieste, ma soprattutto che si rispetti la Costituzione e le leggi e quindi che venga applicato l’articolo 15 della legge sulle Comunità autogestite che impone al Governo di coinvolgere attivamente la CNI nella stesura di leggi e regolamenti nei settori che riguardano le minoranze autoctone, italiana ed ungherese, ed il loro territorio di insediamento storico. Se le promesse verranno mantenute e non rimarranno ‘parole al vento’, si potrà avere una reale crescita di tutta la nostra etnia e delle sue istituzioni”.

Claudio Moscarda

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