Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha ricevuto il 22 novembre, nel tradizionale Salotto Azzurro del palazzo municipale, Erminia Dionis Bernobi, classe 1931, esule istriana ed amica d’infanzia della martire delle foibe Norma Cossetto, che nel 1946 scappò da Visinada a Trieste, con un pensiero però sempre rivolto agli altri ed in particolare a chi ha sofferto i drammi dell’Esodo. A Trieste per decenni ha creato abiti da sogno, con una brillante carriera nel mondo della sartoria, ed è conosciuta anche per il suo grande impegno nel volontariato.
Erminia Dionis Bernobi, accompagnata dal capogruppo consiliare di Forza Italia, Alberto Polacco, dal Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Renzo Codarin, dal vicepresidente della Confartigianato Livio Bencina e da un nutrito gruppo di amici e parenti, ha consegnato al sindaco Roberto Dipiazza il suo libro di memorie Una vita appesa a un filo – Il giorno del Ricordo e la storia di Erminia, a cura di Rossana B. Mondoni,
edito dall’ANVGD.
Il sindaco Dipiazza ha espresso stima e apprezzamento per una donna che, come tanti istriani, fiumani e dalmati, ha vissuto i drammi dell’Esodo, la cui vita si è intrecciata con la tragica vicenda della sua compaesana Norma Cossetto e che poi ha saputo rinascere a livello professionale.
Renzo Codarin, Presidente nazionale e del Comitato provinciale di Trieste dell’ANVGD, ha sottolineato come Erminia Dionis Bernobi sia un grande personaggio, non solo per l’età che ha raggiunto, ma anche per la vita che ha fatto e sta facendo, in cui le sue vicende personali si sono intersecate con quelle di un’epoca e di un territorio.
Erminia Dionis Bernobi ha ringraziato il Sindaco e tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione del libro, un sogno che finalmente si è realizzato.
Nel 2018 il sindaco Dipiazza le aveva consegnato la medaglia bronzea del Comune di Trieste, in segno di attenzione, stima e apprezzamento.