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Esodo e Foibe alla Maturità: l’opinione di Roberto Predolin

Il destino di un popolo si misura dalla tenacia con la quale è capace di confrontarsi di fronte alle più dure difficoltà. Certamente alla nostra gente quella tenacia non è mai venuta meno se pensiamo, che al dolore dell'esilio si era aggiunta la mortificazione per quel perfido muro di gomma che aveva circondato la nostra storia. Nessuno si è arreso, nessuno se ne è fatta una ragione, grazie anche al costante impegno dell'Aasociazionismo Giuliano-Dalmata. Ora anche un Paese distratto e per troppi anni mal guidato, ha finalmente riconsegnato dignità e valenza nazionale alla vicenda dell'Adriatico orientale.
Ogni esule ha contribuito a mettere le mani nella ricostruzione di una verità radicata in trecentomila memorie e rafforzata da una volontà collettiva caparbia nella difesa della propria identità.
E' una vittoria di tutti, ma è soprattutto la vittoria di quanti con equilibro e serietà hanno saputo confrontarsi con le istituzioni spesso in situazioni complicate dall'indifferenza o peggio dalla diffidenza complice di chi aveva troppo da nascondere. A questo punto credo sia onesto stringerci la mano tra noi che abbiamo contribuito a costruire questo percorso, con pazienza e senso di responsabilità senza mai eccedere in velleitarismi autoreferenziali.
Roberto Predolin, consigliere nazionale ANVGD

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