Esuli centenari a Genova e a Livorno

Il 26 agosto l’esule fiumano Bruno Tardivelli, oggi residente a Genova, ha compiuto e festeggiato i 100 anni. Nato nella Fiume sospesa tra i due conflitti mondiali, in Salita dell’Aquila, ci visse fino all’età di 26 anni. Tra il 1940 e il 1948, fece anche l’attore. Nel 1943, con un gruppo di coetanei, costituì il Gruppo Filodrammatico Fiumano. Lasciò Fiume, da esule, nel 1946. Sopravvissuto al Covid dopo mesi di cure, nel 2020 è entrato a far parte dell’albo d’oro dei Fiumani illustri. È autore del libro “Ok Capo, via libera. Fiume 1939-1949” e di una raccolta di memorie intitolata “Fiume, la città smarrita”.

Era l’estate del 1959 quando tornò a Fiume per la prima volta insieme a sua moglie, che l’ha accompagnato per circa sessant’anni, dopo che erano partiti 10 anni prima. La madre di Bruno Tardivelli era Giustina Morsi che era giunta a Fiume giovanissima dall’Istria insieme a sua sorella Francesca, in cerca di lavoro. Suo papà era Tullio Tardivelli e faceva l’impiegato delle Ferrovie. Conobbe sua moglie che aveva poco più di 22 anni, durante una rappresentazione dell’opera di Giacomo Puccini “La Boheme” nel Teatro “Fenice”. Entrambi seduti in galleria, uno accanto all’altra, complice la romanza: “Che gelida manina – se la lasci riscaldar…..” lui trovò il coraggio di toccarle la mano e Giustina se ne innamorò. Poco tempo dopo si sposarono nel Duomo dell’Assunta in Citavecchia.

In occasione del suo centesimo compleanno l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Genova, Francesca Corso, ha portato a Bruno Tardivelli gli auguri della Città ligure. La notizia è comparsa con tanto di foto anche sul sito ufficiale del Comune. ”Il nostro concittadino, attualmente ospite di una struttura del gruppo ‘La Redancia’, ha un passato da maestro ed è stato testimone della storia, in particolare quella che ha contraddistinto l’esodo giuliano-dalmata. È stato un grande piacere festeggiare il signor Bruno Tardivelli e i suoi cent’anni di vita intensa, non sempre semplice, ma che lasciano a chi ha la fortuna di conoscerlo testimonianze di una storia che va custodita e tramandata”, ha dichiarato l’assessore Francesca Corso dopo l’incontro. E non è mancata una visita del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Roberto Palisca
Fonte: La Voce del Popolo – 11/09/2023

Francesca Corso e Bruno Tardivelli – Foto: Comune di Genova

Alessandra Riosa è diventata una nuova centenaria livornese: nata il 27 agosto 1923 a Capodistria ha vissuto, in prima persona, il dramma dell’esodo istriano.

Sposata con una guardia forestale, con la quale ha avuto due figli, per il lavoro del marito ha girato l’Italia: Friuli-Venezia Giulia, Calabria, Toscana. Livorno è stata la meta finale, ove lei ha deciso di rimanere anche dopo la morte del marito.

Alessandra, che oggi ha tre nipoti e due bisnipoti, si è sempre presa cura della sua famiglia. L’altra passione sono stati i libri gialli. Il giorno del compleanno il sindaco Luca Salvetti le ha inviato una rosa con gli auguri più affettuosi a nome della città. 

Fonte: Livorno Press – 26/08/2023

 

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