La ricorrenza del 2 novembre rappresenta un’occasione in cui esuli adriatici e comunità italiane autoctone in Istria, a Fiume ed in Dalmazia commemorano sempre più spesso i propri defunti in maniera congiunta, anche con la partecipazione dei Consolati Generali d’Italia a Capodistria e a Fiume.
Anche quest’anno è stato reso omaggio alle vittime della Seconda guerra mondiale e ai caduti capodistriani della Grande guerra. La commemorazione, d’importanza significativa, ha visto il Console Giovanni Coviello e il vicesindaco di Capodistria Mario Steffè depositare le corone al monumento ai caduti nel Cimitero di Capodistria. La cerimonia, tanto sentita anche dai presenti, è continuata nella Cappella, dove il parroco Primož Krečič ha celebrato la messa in suffragio dei defunti. [Radio Capodistria – 03/11/2023]
Al Cimitero di San Damiano si è invece svolto il tradizionale momento d’incontro fra la Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago e la Famiglia Umaghese. Le rispettive presidenti Floriana Bassanese Radin e la neoeletta Chiara Vigini hanno deposto i fiori sotto alla targa in marmo posta sulla facciata della cappella cimiteriale dove sta scritto “ Rimanga nel tempo e si rinnovi nel cuore il ricordo di tutti gli esuli umaghesi sepolti lontano dal loro paese di origine a causa di un avverso destino”. [La Voce del Popolo – 04/11/2023]
Analogamente la Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno insieme alla Famia Ruvignisa ha ricordato i rovignesi defunti depositando una corona floreale presso il lapidario del cimitero delle Laste.
A Pola le cerimonie si sono svolte in tre momenti: prima la Messa di suffragio al Duomo, celebrata dal parroco don Rikardo Lekaj e cantata dal Coro misto della SAC “Lino Mariani” diretto da Ronald Braus; quindi la cerimonia all’Ossario dei caduti per la Patria del Cimitero della Marina di guerra di Stoia; la deposizione delle corone di fiori presso il Cimitero di Monte Ghiro. Sono intervenuti il Console Davide Bradanini, il vicesindaco di Pola in quota italiana Bruno Cergnul, la Presidente della Comunità degli Italiani Tamara Brussich e la Presidente dell’Associazione degli Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio Graziella Cazzaniga Palermo. [La Voce del Popolo – 02/11/2023] Quest’ultima ha anche potuto, grazie alla collaborazione con il vicesindaco Cergnul, addivenire ad un accordo con la società di onoranze funebri e servizi cimiteriali di Pola per salvare 16 tombe storiche.
Come da tradizione, in seguito alla Messa mattutina in italiano di suffragio a tutti i defunti nella giornata che li commemora, celebrata a Pola, il console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini è rientrato nel capoluogo quarnerino dove ha assistito alla celebrazione eucaristica nella Cripta (Ossario) della Chiesa di San Romualdo e Ognissanti di Cosala per i soldati italiani ivi sepolti. Tra i presenti anche il presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana, Mauro Graziani (per l’occasione, in assenza giustificata della presidente, Melita Sciucca, rappresentante anche della Comunità degli Italiani), i presidenti della Giunta esecutiva dell’Unione italiana e dell’AFIM-LCFE, rispettivamente Marin Corva e Franco Papetti e la direttrice de “La Voce di Fiume”, Rosanna Turcinovich Giuricin. [La Voce del Popolo – 02/11/2023]
Una delegazione del Madrinato Dalmatico, associazione ideata e gestita da donne dalmate e costituitasi a Padova nel 1979, si è recata come consuetudine al Cimitero comunale degli italiani a Zara per la deposizione di 330 mazzi di rose rosa per abbellire le tombe dei connazionali, svolgendo poi una Messa in suffragio dei defunti nella Chiesa zaratina di San Simeone.
Rassegna a cura di Lorenzo Salimbeni