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Esuli europei: la dichiarazione di Trieste

Riportiamo il testo della dichiarazione firmata a Trieste solo da alcune delle associazioni di esuli europei presenti al congresso organizzato dall'Unione degli Istriani.

Pur non essendo l'ANVGD tra i promotori e i firmatari della dichiarazione, ci scusiamo ugualmente con i lettori per l'italiano stentato e cacofonico con cui la dichiarazione è stata redatta.

Noi Popoli e Popolazioni d’Europa espulsi, esiliati, trasferiti forzatamente, compresi quelli dislocati entro i confini nazionali – internally displaced, ci appelliamo agli Stati ed alle Istituzioni, e particolarmente a quelli responsabili per gli atti soprammenzionati al fine di:
1. Riconoscere che l’espulsione, l’esilio, il trasferimento forzato e di massa di una popolazione, anche entro i confini nazionali, e gli atti che riducono le persone a diventare profughi sono illegali, assicurando il diritto al ritorno;
2. Approvare i principi e creare le condizioni, sulla base del Diritto internazionale e dei Diritti dell’Uomo, che salvaguardino, proteggano, garantiscano e ripristino la massima tutela degli interessi e dei diritti degli espulsi, degli esiliati, dei trasferiti forzatamente, dislocati internamente e profughi;
3. Adottare una legislazione nazionale e ratificare trattati internazionali per dare giusta soddisfazione, riparazione e restitutio in integrum alle vittime o ai loro familiari e discendenti, che abbiano sofferto una qualsiasi forma di espulsione, esilio, trasferimento forzato, dislocazione interna ai confini nazionali e siano divenuti profughi;
4. Assicurare la divulgazione della verità storica riguardo all’espulsione, all’esilio, al trasferimento forzato, alla dislocazione interna, ai profughi ed alle regioni dove ciò sia avvenuto a tutti i livelli sociali e particolarmente tra i giovani degli Stati membri dell’Unione Europea;
5. Iniziare la cooperazione tra gli espulsi, gli esiliati, trasferiti forzatamente, dislocati internamente e profughi e tra le associazioni delle vittime dell’espulsione, dell’esilio, del trasferimento forzato, della dislocazione interna e dei profughi;
6. Adottare tutte le misure necessarie per mettere fine alle violazioni che gli atti soprammenzionati continuano a causare e ovunque possibile perseguire le persone che abbiano commesso tali crimini ed atti illegali e che abbiano omesso di compiere una qualsiasi azione positiva allo scopo di fermare l’accadimento di tali atti;
7. Stabilire una Giornata Commemorativa ufficiale in accordo con l’Unione Europea in ricordo di milioni di persone che sono state espulse, esiliate, trasferite forzatamente, comprese quelle dislocate entro i confini nazionali, e divenute profughe nel corso degli ultimi 100 anni, allo scopo di ricordare alle generazioni future gli orrori della guerra e dei conflitti armati.
Noi Popoli e Popolazioni d’Europa che abbiamo accettato questa Dichiarazione qui oggi a Trieste invitiamo tutte le altre persone ed i gruppi i cui diritti siano stati violati in modo simile ad unirsi ai nostri sforzi per raggiungere lo scopo e gli obiettivi comuni della Dichiarazione.
In accordo con le richieste fatte sopra gli espulsi, gli esiliati, i trasferiti forzatamente, i dislocati internamente e coloro che sono divenuti profughi, tramite i loro rappresentanti riuniti a Trieste il 31 marzo 2007 hanno approvato questa Dichiarazione
(segue la firma dei rappresentanti).

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