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Esuli, l’Italia sbloccherà gli indennizzi – 11feb15

 

Ieri le commemorazioni in tutta Italia legate al Giorno del Ricordo. Domani la riapertura del tavolo di coordinamento tra governo e associazioni degli esuli sul nodo degli indennizzi previsti dall’Accordo di Roma del 1983. Dopo decenni di colpevole silenzio, il dramma del confine orientale conquista le attenzioni del Paese ed entra con decisione nell’agenda politica dell’esecutivo. Un risultato impensabile fino a poco tempo fa, frutto di un clima politico, e di un contesto internazionale, profondamente cambiati, come testimoniato anche da un altro traguardo storico: l’incontro tra i presidenti di Italia, Slovenia e Croazia a Trieste nel luglio del 2010, in occasione del concerto dell’amicizia diretto da Riccardo Muti. E proprio in questo rinnovato scenario potrebbe essere scritta oggi una nuova pagina di storia: la chiusura della partita con Lubiana e Zagabria sulla “eredità economica” lasciata dal Trattato di Osimo. Una partita che vale poco meno di 90 milioni di dollari (più gli interessi, ancora da quantificare, maturati dal 1983 a oggi). Il governo ritiene che i tempi per concludere il match siano maturi, ma è consapevole del significato politico di un simile passo. Perché incassare dopo 32 anni quei soldi, vorrebbe dire rinunciare definitivamente a qualsiasi ulteriore rivendicazione nei confronti dei due Paesi sorti sulle ceneri dell’allora Repubblica jugoslava, Slovenia e Croazia. Anche sul delicatissimo tema dei beni abbandonati. Di qui la volontà di procedere per gradi, evitando fughe in avanti e coinvolgendo pienamente le associazioni degli esuli.

 

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http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/02/11/news/esuli-roma-pronta-a-sbloccare-i-fondi-per-gli-indennizzi-1.10843399

 

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