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Esuli, proteste per francobollo vaticano (Il Piccolo 29 dic)

ROMA Ha suscitato critiche da parte di associazioni di esuli giuliano-dalmati il comunicato con il quale il Vaticano ha reso noto il programma delle emissioni filateliche del 2011. Il motivo è dato dalla scelta della forma slava per il nome di un illustre scienziato gesuita, di origini dalmate, che sarà al centro di un’emissione congiunta con la Croazia (dove il Papa si recherà in visita a giugno).

L'emissione commemorerà i 300 anni della nascita dello scienziato, avvenuta nel 1711 nella Repubblica di Ragusa (oggi Dubrovnik). Nel comunicato vaticano il nome del personaggio è indicato nella versione croata e cioè Ruder Josip Boskovic. Ma alcune associazioni italiane di esuli hanno subito replicato che lui stesso si è sempre esclusivamente firmato in forma italiana, come Ruggero Giuseppe Boscovich o utilizzando nelle opere scientifiche la versione latinizzata (Rogerius Josephus Boscovich).

Ad aprire le polemiche sono state le associazioni Coordinamento Adriatico e Ades (Amici e discendenti esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati). Ieri è intervenuto anche il presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Luciano Toth, con una lettera al cardinale Lajolo nella quale ricorda la natura plurilingue della Repubblica di Ragusa ma anche la scelta costantemente applicata dallo scienziato (a lungo è vissuto e ha insegnato in Italia) per la versione italiana del suo nome, pur nell'orgoglio per la propria ”nazione” dalmata.

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