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Euroregione Adriatica, spazio allo Ionio (Voce del Popolo 19gen13)

L’Assemblea Generale dell’Euroregione Adriatica, presieduta da Michele Iorio, si è riunita a Termoli. L’Assemblea, tra le altre cose, ha provveduto ad approvare una modifica statutaria allargando il suo raggio di interesse – mutando, di conseguenza, la sua denominazione – al Bacino ionico. Potranno, quindi, far parte del network istituzionale del Bacino adriatico-ionico altre regioni italiane e transfrontaliere interessate ad uno sviluppo armonico e condiviso dell’area, in una logica europea e mediterranea. Il presidente Iorio ha sottolineato, a nome di tutta l’Assemblea, l’accoglimento da parte del Consiglio europeo della proposta dell’organismo interregionale nato a Termoli nel 2004, per la creazione di una Macroregione apposita, quale soggetto di interlocuzione e programmazione di respiro europeo. Idea sostenuta anche dai Governi che hanno spinto lo stesso Consiglio a dare mandato alla Commissione europea per la stesura, entro il 2014, di una strategia per la realizzanda Macroregione Adriatico-Ionica.

 

“Dunque un primo grande risultato – ha detto Iorio – che ci dà ragione circa un’idea di sviluppo e di crescita che avevamo, e che faceva leva sulla comunanza di interessi e di storia che ha caratterizzato da secoli i popoli dell’Adriatico e dello Ionio. La soddisfazione per l’obiettivo raggiunto ci deve caricare di maggiore responsabilità nel formulare presto una nostra proposta, quale Euroregione, da inserire nella strategia per la Macroregione, che sta mettendo a punto la Commissione europea”.

 

E proprio rispondendo a tale finalità, l’Assemblea ha deciso di organizzare meglio e con elementi di snellezza e operatività le varie Commissioni tematiche dell’Euroregione per dar vita, attraverso specifici gruppi di lavoro, a proposte per la pesca, il turismo, i trasporti, la sicurezza, la cultura e l’alta formazione, la salvaguardia ambientale e le politiche del territorio e del commercio. L’Assemblea ha anche approvato la proposta fatta dal Comitato esecutivo, riunitosi negli scorsi mesi a Trieste, per l’istituzione del Segretariato generale, che avrà la funzione di raccordare il livello politico con quello tecnico, per meglio raggiungere le varie finalità dell’Euroregione Adriatico-Ionica. Infine, l’Assemblea ha approvato la proposta di Bilancio finanziario dell’Euroregione.

 

Sempre a Termoli si è tenuta una Tavola rotonda organizzata dall’Euroregione Adriatica nell’ambito di AdriGov, progetto europeo che vede impegnati tredici partner istituzionali costituiti da Regioni italiane e Enti locali appartenenti ai Paesi transfrontalieri. “Il Progetto AdriGov si prefigge l’intento di realizzare una governance interistituzionale capace di dar vita e sostenere iniziative di sviluppo e cooperazione transfrontaliera nel Bacino Adriatico. Una governance di buone pratiche, dunque, con l’individuazione di filoni di interventi da parte di vari partner del progetto che potranno, a loro volta, essere assorbiti e condivisi dall’Euroregione nella sua attività di proposizione di un propria proposta per la stesura della strategia della costruenda Macroregione”, ha sottolineato presidente dell’Euroregione Adriatica, Michele Iorio, AdriGov si prefigge l’obiettivo di mettere a frutto tutte le buone pratiche di governance in un arco temporale di due anni, a partire dal primo ottobre scorso. Ciò al fine di spronare e sostenere iniziative di cooperazione transfrontaliere nel campo della cultura, del commercio, dell’industria, del turismo e della pesca, oltre che della sicurezza e della protezione e salvaguardia dell’ambiente.

 

Il Progetto AdriGov è coordinato dalla Regione Molise. “Le regole europee – ha detto Francesco Cocco, Coordinatore del Progetto AdriGov per la Regione Molise – prevedono un massimo di tredici partner, ma è obiettivo condiviso allargare l’azione di programmazione e progettazione, e anche di dibattito e confronto, ad altri partner insistenti nel Bacino Adriatico e Ionico, oltre che ai forum già operativi delle città, delle Università e delle Camere di Commercio attive in quest’aria”.

 

(fonte “la Voce del Popolo” 19 gennaio 2013)

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