MESTRE L’Euroregione dovrà nascere. Ne sono convinti Tondo e Galan. Il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, con il suo collega veneto, annunciano che il 15 settembre a Trieste ci sarà un vertice fra tutti i governatori della futura alleanza. Un summit da cui i due presidenti si attendonio grandi risultati e soprattutto risposte concrete alle esigenze delle popolazioni di quest’area d’Europa. Il primo test per la linea comune sull’integrazione nella Nuova Europa sarà il nucleare, come scriviamo qui a fianco. Tondo e Galan parlano vicini a Emma Marcegaglia.
E’ d’accordo anche il leader di Confindustria che lancia lancia però un monito all’indirizzo del governo Berlusconi: «Il progetto di Euroregione è positivo. Ma con una pressione fiscale sulle imprese così alta le nostre regioni rischiano di non essere competitive. Nel Dpef il governo ha previsto una pressione fiscale al 43%. Se vogliamo fare l’Euroregione e attrarre investimenti è evidente che il governo deve abbassare la pressione fiscale sulle imprese».
L'Euroregione come primo test per rilanciare lo sviluppo a Nordest? «Non siamo condannati alla bassa crescita ma il Paese cresce poco e tutta l’Europa oggi comincia a rallentare», avverte la Marcegaglia.
«Bisogna creare una forte legame con l’Europa allargata puntando sull’innovazione», dice con covinzione Emma Marcegaglia. Nonostante una congiuntura complicata le imprese del Nordest hanno riconquistato quote di mercato: «Siamo diventati i più importanti esportatori nei Paesi europei dopo la Germania. Buona parte di questo successo è dovuto alle medie imprese, fra i 50 e i 250 dipendenti. Sono loro che guidano la riscossa dell’industria italiana sui nuovi mercati: dalla Nuova Europa alla Russia fino all’America Latina. Le medie aziende hanno guidato il cambiamento trascinando con sè anche le piccole imprese. Così tutto il mercato è cresciuto. Il Nordest resta un laboratorio di modernizzazione» scandisce il nuovo leader della Confindustria.