Studi su tematiche, fatti, eventi, personaggi che hanno segnato la storia dell’Ottocento e del Novecento nel territorio istro-fiumano e dalmata: è questo il fil rouge che lega insieme le oltre trecento pagine dei nuovi “Quaderni” del Centro di ricerche storiche di Rovigno. Il volume XXIII verrà presentato domani sera [il 14 dicembre, ndr] alla Comunità degli Italiani di Pisino (ore 18), insieme con altre due pubblicazioni del CRSR, il 61.esimo bollettino “La Ricerca” e la 34.esima edizione della Collana degli Atti, l’opera “Pietra su pietra. L’architettura tradizionale in Istria”, del compianto Roberto Starec.
In questo numero dei “Quaderni”, Ivana Venier (Istituto universitario di Architettura di Venezia), propone “Pola: mutamenti di regime e conseguenze delle relazioni tra città e Stato in una piazzaforte militare”; Valentina Petaros Jeromela, di Capodistria, parla dell’amministrazione militare dell’ammiraglio Enrico Millo in Dalmazia, soffermandosi sulle tematiche della cittadinanza e del risarcimento dei danni di guerra. William Klinger, collaboratore del CRSR, presenta il saggio “Crepuscolo adriatico. Nazionalismo e socialismo in Venezia Giulia (1896-1945)”; Ivan Buttignon, dell’Università di Trieste, è autore de “Il fascismo di sinistra a Trieste nel quinquennio 1922-1926”; mentre Ferruccio Canali (Università di Firenze), continua la sua analisi sull’architettura e (sulle) città nella Dalmazia italiana (1922-1943), soffermandosi nello specifico su Zara e sulle sue mura cinquecentesche.
Leonardo Raito (Università di Ferrara), firma “La missione del delegato sloveno Anton Vratuša presso i vertici della Resistenza italiana”; Orietta Moscarda Oblak, ricercatrice del CRSR e redattrice responsabile dei “Quaderni”, in “Il Ministero per i territori neo liberati e l’Istria (1949-1951): ruolo e funzioni”, approfondisce uno degli aspetti dell’instaurazione del potere comunista nel territorio istriano; Alessandra Argenti Tremul, collaboratrice del Centro, scrive dell’Unione degli Italiani nella zona B del TLT – associazione organizzata sul modello dell’UIIF con l’analoga funzione di mobilitazione e di controllo politico della popolazione italiana –, basandosi su una raccolta di documenti inediti, depositati presso l’archivio dell’istituto rovignese.
Chiude il volume Ferruccio Calegari, giornalista milanese, con l’articolo “Il canottaggio nella Venezia Giulia e Dalmazia (1919-1950)”.
(fonte “la Voce del Popolo” 13 dicembre 2012