Axel Famiglini, Delegato provinciale ANVGD per Forlì-Cesena, aveva già pubblicamente protestato nei giorni scorsi verso il Comune di Cesena e la sezione provinciale dell'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea, non già per l'annunciata presenza di ospiti ad un convegno di personaggi come Boris Pahor e Mila Orlic, ma quanto per il fatto che non fosse previsto alcun contraddittorio o almeno la possibilità di interventi ufficiali di chi rappresenta coloro che la storia del confine orientale l'hanno vissuta sulla propria pelle.
Famiglini non si è di certo scoraggiato e alla conferenza ci è andato con tutte le buone intenzioni del caso.
Già prima dell'inizio dell'incontro, la Orlic aveva azzardato l'affermazione secondo la quale Pahor sarebbe stato il primo che ha parlato di Foibe in Italia nel 1975, chiedendo poi al nostro rappresentante come mai gli Esuli non avessero mai pubblicato nulla sull'argomento in tutti questi anni… Evidentemente anche gli storici hanno voglia di sherzare: purtroppo in questo caso lo scherzo era assai fuori luogo, ma resta l'atroce dubbio che non stesse affatto scherzando e credesse veramente in ciò che stava affermando…
Arrivato Pahor la conferenza è iniziata (una cinquantina di presenti: che successo!!) con l'intervento della Orlic, con il consueto assioma "fascismo = foibe = esodo". Pahor ha ripreso il concetto esponendo ogni possibile accusa contro l'Italia, naturalmente raccontando tutte le nefandezze solo del fascismo fino alla sua esperienza di internato (che a sentire lui era tutta dovuta all'Italia). Il pubblico, ignaro, prendeva per buono tutto ciò che ascoltava.
All'inizio degli interventi del pubblico, il nostro Delegato provinciale si è presentato apprezzando il racconto sulle esperienze di internato di Pahor, ma sottolineando come anche tanti italiani hanno subito lo stesso trattamento nei campi di prigionia tedeschi. Nel merito, Famiglini ha poi proposto la visione degli Esuli sulle Foibe, sull'Esodo e sulla loro drammatica vicenda, con una ricostruzione storica che ha riscosso un grande apprezzamento da parte del pubblico, lasciando di stucco anche il Direttore dell'Istituto storico della Resistenza. Pahor pareva trafitto al cuore, la Orlic livida di rabbia: qualcosa era finalmente cambiato nel clima dell'incontro.
Pahor a cercato di controbattere, ma in realtà aveva ben pochi argomenti da esporre. La Orlic ha tentato il contrattacco ed è scivolata sulla classica buccia di banana, asserendo che gli Esuli potevano optare, che nessuno li ha costretti ad andare via visto che hanno effettuato una libera scelta! Ma il pubblico ormai aveva capito tutto….
Dopo altri interventi ai quali la Orlic ha risposto scivolando ulteriormente nell'improponibile, qualcuno del pubblico si è alzato affermando che in una prossima occasione sarebbe dovuto intervenire uno storico "vero" per avere un maggiore equlibrio con quanto proposto dal duo Orlic-Pahor.
Al termine dell'incontro il Delegato provinciale ANVGD Axel Famiglini ha avuto assicurazioni che in futuro a Cesena le cose verranno organizzate diversamente. Famiglini, infatti, già collabora con l'Istituto storico della Resistenza di Rimini ed interviene regolarmente ai dibatti da loro organizzati.