Come molti di voi sapranno, le associazioni degli Esuli giuliano-dalmati in Italia sono quasi tutte di campanile, ovvero rappresentano i profughi provenienti da specifiche zone: Pola, Fiume, Zara, Istria.
In questo ambito fa eccezione l'ANVGD che raccoglie gli Esuli nella loro generalità, considerando l'unicità della loro esperienza, dei loro problemi e della loro storia.
Ecco perché -da sola- l'ANVGD è già una sorta di mini-federazione, avendo come suo patrimonio la componente italiana proveniente dalle diverse zone dell'Adriatico orientale.
Ecco perché una Federazione degli Esuli dalla quale qualcuno esce (e magari qualcuno entra) è pur sempre geograficamente rappresentativa di tutte le anime dell'Esodo. Infatti come l'ANVGD non può rappresentare tutti gli Esuli giuliano-dalmati, così il Libero Comune di Pola non rappresenta tutti i polesani e così via.
E trattandosi di Federazione, la legittimità della sua esistenza sta nel fatto stesso che raccoglie intorno ad un tavolo più di una associazione. Ovvero: dove due o più sono riuniti nel mio nome…
Dispiace certo per le defaillances, ma questo non impedisce alla Federazione di andare avanti a testa alta nella difesa dei diritti degli Esuli, potendo serenamente discutere con tutti coloro che ne condividono gli obiettivi. E questi obiettivi sono sicuramente a beneficio di tutti gli Esuli, che siano istriani, fiumani, polesani, o dalmati.
Ha senso quindi che la Federazione continui il suo lavoro negli impegni istituzionali a cui è chiamata e continui a difendere i diritti di tutti Esuli e non certo di questi o di quelli.