L’attività può continuare. Firmata oggi a Roma dalla Federazione delle Associazioni degli esuli rappresentata da Renzo Codarin (accompagnato da Lucio Toth, Guido Brazzoduro, Giorgio Varisco), con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Ministero agli Affari Esteri la convenzione che assicura alle Associazioni degli Esuli dall’Istria, Fiume e la Dalmazia, i mezzi necessari per il sostegno di iniziative a tutela delle tradizioni storiche, culturali e linguistiche delle comunità.
Si rinnova così un impegno che il Governo si è assunto nel 2001 e che, in questa ulteriore conferma, abbraccia il periodo 2007-2009 così come previsto dalla Finanziaria. In bilancio 1.550.000 euro per ogni anno per i tre previsti dal documento. A questo punto verrà seguito l’iter stabilito dalla legge stessa per la concessione dei mezzi. Compito delle Associazioni sarà quello di preparare nei primi mesi del 2008 i programmi sui tre anni corrispondenti da far arrivare alla Commissione ministeriale che vaglierà le proposte. Va ricordato che con questa legge l’Italia s’impegna a tutelare le tradizioni storiche, culturali e linguistiche italiane delle comunità istriane, fiumane e dalmate residenti in Italia, con riferimento (come viene ribadito nella premessa alla convezione) agli usi, costumi ed alle espressioni artistiche, letterarie e musicali che ne costituiscono il patrimonio culturale popolare ed il legame storico con le terre di origine.
Nel definire l’attività soggetta al finanziamento, la convenzione naturalmente si richiama alla legge 72 del 2001 dove si specificano i vari campi d’intervento, vale a dire: organizzazione di convegni, mostre e seminari di studio; istituzione e potenziamento di Centri di documentazione sulle terre d’origine e sulle vicende dell’esodo e dell’inserimento dei giuliano-dalmati nella vita nazionale; valorizzazione e divulgazione, anche tramite stampa periodica, della storia, della cultura, delle arti, della musica e così via; organizzazione di manifestazioni ed incontri volti a favorire il mantenimento dei contatti culturali con le terre d’origine.
“Si tratta di una legge – afferma Codarin – che ci ha dato grandi soddisfazioni permettendoci di portare avanti un’attività in tutti i campi onde valorizzare la nostra cultura. La convenzione firmata oggi ci dona serenità anche per quanto concerne l’organizzazione del prossimo 10 Febbraio, Giorno del Ricordo che vuole essere un momento degno per parlare di noi, della storia, della cultura, della tragedia ma anche del futuro, all’interno di manifestazioni che siano anche esemplari della nostra civiltà. In questi anni sono stati pubblicati volumi, si sono svolti convegni, sono stati realizzati spettacoli, sono stati avviati contatti e relazioni che ci rendono ricchi, è un patrimonio che intendiamo implementare anche con l’aiuto di questa legge che si sta rivelando fondamentale”. (rtg)