Un viaggio nella borgata algherese di Fertilia, alla scoperta del suo passato, ma ascoltando anche chi propone un rilancio della borgata dopo anni di abbandono.
Diversi edifici pubblici cadono lettaralmente a pezzi. Come palazzo Doria, dal nome dell’ultima famiglia che l’ha abitata. Da decenni è stata murata, il tetto crollato. Eppure è in questo palazzo, oggi di proprietà della Regione Sardegna, che negli anni Quaranta vennero alloggiati i primi primi provenienti della penisola istriana.
Fertilia è un esempio di architettura razionalista che oggi meriterebbe di più, come il cinema-teatro, l’ostello della gioventù, l’hotel Bellavista, acquistato 4 anni fa da un privato che ancora attende il via libera per iniziare i lavori di recupero e offrire al territorio una struttura alberghiera a 5 stelle con 70 posti letto. Tutto fermo, in attesa che la burocrazia e i vari enti coinvolti battano un colpo.
Ma la memoria resiste. Lo sanno bene i responsabili del’Ecomuseo Egea, impegnati a portare in giro per l’Italia i racconti e le testimonianze degli ultimi sopravvissuti all’esodo giuliano-dalmata post Seconda guerra mondiale.
Abbiamo intervistato Mauro Manca, uno dei protagonisti del viaggio in barca verso ”la terra dei padri”.
Fausto Spano
Fonte: L’Unione Sarda – 01/11/2024
L’intervista della testata online unionesarda.it a Mauro Manca, il quale è anche Presidente del Comitato provinciale di Sassari-Fertilia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, può essere vista online a questo link:
https://www.unionesarda.it/multimedia/fertilia-la-borgata-di-alghero-dimenticata-m51dwqfy