ANVGD_cover-post-no-img

Fiction Sky: Pola è slovena (Il Piccolo 07 giu)

In una settimana poco calda per gli ascolti televisivi e immersa in speciali sulle elezioni, Canale 5 e Sky Cinema hanno trasmesso due film per la tv definiti "sperimentali". Mercoledì in prima serata Canale 5 ha mandato in onda "Non smettere di sognare" che cavalca il successo di talent show e programmi sul ballo e gioca anche la carta nostalgia citando "Flashdance" e le sue atmosfere tutte sudore e ottimismo.

Un prodotto facilefacile (non era "All that Jazz" e non pretendeva di esserlo) e di veloce consumo che si è distinto per un grande successo di ascolti e per la recitazione agonizzante. La sperimentazione? "Non smettere di sognare" è stato prodotto e girato in alta definizione in casa Mediaset utilizzando solo maestranze e risorse interne. Piersilvio Berlusconi ha prontamente annunciato, dopo i risultati Auditel, che si spera di trarne una serie di lunga durata: sogni a basso costo assicurati.

Atmosfere e aspettative ben diverse invece martedì e mercoledì su Sky Cinema con le due puntate di "Nel nome del male", la terza produzione firmata Sky ma la prima ad essere girata in HD red, un raffinatissimo tipo di alta definizione già testato da Peter Jackson e Steven Soderbergh. Affascinante e non facile il soggetto (una benestante famigliola del Nord Est scossa dalla scomparsa del figlio inghiottito da una setta satanica), bravissimo il regista Alex Infascelli, buono il casting con un Fabrizio Bentivoglio alla sua prima fiction e un Vitaliano Trevisan mai così elegantemente luciferino (già molto oscuro in "Primo amore" di Garrone), ma l'insieme non funziona e il mistero diventa grottesco.

Soprattutto nella seconda parte si notano bruschi tagli di montaggio (pare che la versione integrale contenga scene troppo forti…) e molte sono le ingenuità cultural-geografiche: girato anche con il sostegno di Friuli Venezia Giulia Film Commission, "Nel nome del male" è esplicitamente ambientato nella nostra regione eppure tutti parlano con cadenza veneta e in un dialogo Pola è attribuita alla Slovenia. Molto ben sfruttate invece alcune location triestine: una su tutte il santuario di Monte Grisa travestito da ospedale specializzato in alta chirurgia e demoniaci rituali.

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.