(ANSA) – TRIESTE, 19 NOV – Per Fabio Rocchi, segretario nazionale dell'Associazione degli esuli giuliano-dalmati, "la Finanziaria prevede tagli per gli indennizzi agli esuli che sono diventati una tragedia nella tragedia". Rocchi ha reso noto che la Finanziaria prevede tagli ai progetti storico-culturali dell'associazione "e anche per i residui indennizzi dei beni abbandonati degli italiani da Istria, Fiume e Dalmazia. Così 22 milioni di euro – ha detto – sfumeranno via nel triennio 2009-2011. Si tratta della metà di quel che serve per terminare i pagamenti di una legge che già da sola non esaurisce il debito dello Stato nei confronti degli esuli giuliano-dalmati". Secondo Rocchi, "lo Stato italiano, assolto in parte il debito morale con l'istituzione del Giorno del Ricordo, non può ora cancellare con un colpo di spugna, nelle pieghe della Finanziaria, un debito materiale che si trascina da oltre 60 anni. Intere generazioni di esuli sono scomparse nell'attesa che la Patria li risarcisse per ciò che aveva loro tolto – ha aggiunto Rocchi -. Questa Patria oggi li offende nuovamente, sfruttando l'oblio di decenni per far passare inosservata una riga di Finanziaria che dietro ai numeri nasconde una totale insensibilità verso i più rudimentali elementi del diritto". (ANSA).