FIUME Sarà un’apertura in diversi tempi quella della Stazione marittima e del Molo Longo, la diga foranea a Fiume che sarà trasformata in un lungomare, finalmente percorribile dai cittadini e dai sempre più numerosi turisti presenti nella città dell’aquila bicipite. Il direttore dell’Autorità portuale fiumana Bojan Hlaca ha dichiarato ai giornalisti che in occasione della 10.a Regata velica internazionale Fiumanka, in calendario dall’11 al 13 giugno sarà inaugurata la piazza di fronte alla Stazione marittima.
Sono 8 mila metri quadrati, un’area completamente messa a nuovo e dalla quale gli interessati potranno seguire l’ormai tradizionale appuntamento velico, rientrante nei programmi di festeggiamenti dedicati a San Vito, patrono di Fiume, la cui festa ricorre il 15 giugno. «Purtroppo non siamo ancora in grado di aprire al pubblico la passeggiata sul Molo Longo – ha dichiarato Hlaca – perché che i lavori di ristrutturazione sono ancora in corso e dovrebbero concludersi entro un massimo di 30 giorni. Solo allora si potrà passeggiare tranquillamente lungo la diga frangiflutti, cosa vietata da una sessantina d’anni, con la sola eccezione di due giorni d’apertura, l’anno scorso e nel 2007, in occasione della Giornata del Comitato rionale Luka». Il riassetto del Molo Longo è dunque nella fase conclusiva, come pure l’edificazione della Stazione marittima, che sarà uno dei fiori all’occhiello del capoluogo quarnerino. Nella struttura si disbrigheranno le pratiche doganali: inoltre fungerà da terminal passeggeri, disponendo pure di ristorante, bar e rivendite.
Nella Stazione è già operativo il Centro di sorveglianza del traffico portuale, con annessa torre di controllo che domina la nuova struttura, sorta al posto del bacino di carenaggio (alle radici del Molo Longo) del Cantiere Viktor Lenac, che per decenni aveva abbruttito il paesaggio prima di essere tagliato a sezioni e portato via. Il Centro di sorveglianza, autentico gioiello della tecnologia moderna, riesce a visionare tutto il traffico portuale a Fiume, come pure la movimentazione nel Golfo di Fiume, dal Canale di Faresina (fra Cherso e l’Istria) fino alla costa orientale dell’Isola di Veglia, quivi compreso la gran mole di attività che quotidianamente riguarda la raffineria dell’Ina a Urinj e l’oleodotto a Castelmuschio (Omisalj).
È stato comunicato che le sofisticate apparecchiature sistemate nella torre di controllo, oltre a permettere la sorveglianza radar e video delle attività portuali in città e del vasto spazio marittimo antistante, dispongono del cosiddetto sistema Ais, in grado d’identificare automaticamente tutte le navi in movimento. Anche se non vi è una conferma in merito, all’Autorità portuale a Fiume giurano che il loro Centro di sorveglianza del traffico portuale è il più moderno e attrezzato in una vasta area adriatica. Infatti, tre centraline periferiche di rilevamento – collocate in altrettanti punti lungo la costa – inviano informazioni alla centrale, raccolte dagli addetti che lavorano 24 ore su 24 nella torre di controllo. Non è tutto, perché oltre a queste informazioni, gli operatori possono prendere visione di dati relativi a forza del mare, vento e correnti marine. Un complesso di apparecchiature, il Centro di sorveglianza, venuto a costare sui 2 milioni di dollari, ottenuti grazie a «Fiume Gateway», il progetto di modernizzazione del porto fiumano supportato da un credito della Banca mondiale dell’ammontare di 155 milioni di dollari. Da aggiungere che il Centro è stato ideato dall’impresa Thetis di Venezia, specializzata nella conoscenza delle condizioni ambientali e meteorologiche riguardanti il mare Adriatico.
Andrea Marsanich